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sabato 14 settembre 2019

anche le parole possono ferire


















"Le tue parole feriscono le mie orecchie!", cosi in una scena del film "balla coi lupi", gridava il giovane guerriero pellerossa al suo capo che esprimeva il desiderio di andare a morire non reggendo più il peso della vecchiaia. Le parole infatti possono provocare dolore quando dicono ciò che non vorremmo mai sentire.
Così le parole di Cogliati oggi hanno ferito i miei occhi quando le ho lette sul sito on-line di Cronache Ancona it.
"la nostra raffineria - ha detto l'a.d. Cogliati - nel panorama italiano è una delle migliori, se non la migliore. Arriveranno inoltre nuovi monitoraggi dell'aria che Api sponsorizzerà e siamo contenti che i nostri controllori (Arpam e Comune ndr.) siano qui, ma auspichiamo che comunichino alla popolazione anche quello che va bene".
Parole che ci si poteva attendere da chi ha sempre trattato con sufficienza ed arroganza il nostro territorio e la nostra comunità. Parole che fanno male, pensando alle decine, centinaia di persone che hanno perso la salute e la vita perché l'Api potesse produrre, dare lavoro, rimpinguare le ricchezze di un sempre insensibile e indifferente Brachetti-Peretti. 
Ma ciò che fa ancora più male è il silenzio. Il silenzio complice di tutto un sistema di potere locale, sempre pronto alla chiamata, alla riverenza servile senza alcuna vergogna nei confronti di chi continua a soffrire per effetto dell'inquinamento prodotto dall'impianto petrolchimico, senza alcuna parvenza di un qualche sentimento di amore per questa terra violentata, impoverita dalla presenza di quello che il compianto, grande Dario Fo definì "il mostro che sorge dal mare".
Che devo dire io umile cittadino falconarese, con gli occhi ed il cuore lacerati nel leggere queste parole e nel vedervi tutti con la mano nel petto a giurarvi fedeltà reciproca e conseguente omertà, finché Brachetti vorrà?
Dico che ho pietà per voi, per la vostra miseria umana, per la vostra nullità di persone sempre disposte a vendersi pur di stare sulla scena di questa tragedia che si consuma da decenni a Falconara.
Non riesco a capire come fate a guadare in faccia i bimbi che oggi giocano in questa cittadina, che frequentano le scuole e giorno dopo giorno assorbono, metabolizzano sostanze tossiche, solo per il fatto di respirare. La loro "colpa" di  respirare. E si, perché se in tutta questa storia l'Api non ha colpa, allora la colpa è di chi muore.   

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