in memoriam
A Bruxelles si segnala un'altra vittima del Corona-virus. Si chiamava Europa, ed aveva sessantatre anni. Indebolita nel fisico e soprattutto nel morale negli ultimi decenni, era appena uscita a fatica dall'amputazione della Gran Bretagna e non ce l'ha fatta a a sopportare l'impatto della pandemia.
I medici hanno commentato "gli organi con marciavano più in sintonia. Qualcosa si era da tempo sfaldato e le difese immunitarie non si sono attivate dome avrebbero dovuto".
Secondo altri esperti ai primi segnali di indebolimento della paziente, si sono usate cure sbagliate basate soltanto sull'assunzione di farmaci anti-deficit, prodotti dall'alta finanza, convinti che l'efficienza della circolazione sanguigna ed un cuore forte, fossero sufficienti a sostenere la salute del corpo. Errore fatale. Alcuni organi sono entrati rapidamente in crisi e si ritenne che il cuore li avrebbe potuti sostituire o by-passare. Prima la Grecia, poi l'Italia.
I cardiologi hanno creduto possibile che il cuore potesse vivere da solo mettendo gli altri organi in secondo piano.. Un'idea folle, che ha portato alla prematura morte dell'Europa.
"Il cuore si è creduto di essere un organismo assoluto e di prendersi tutto il corpo. Così ha tradito se stesso, generando un corpo-cuore senza cuore". Questo il commento degli ultimi padri fondatori alla fine del loro sogno...
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