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lunedì 3 settembre 2007

Perchè mortificare così la Politica?

Di ritorno dai miei sei giorni di vacanza, riecco scoppiare la solita "querelle" tra il Sindaco che minacca le dimissioni (mi pare che sia la quinta volta dall'inizio dell'anno...), e parte della maggioranza che che non sta più al gioco. Riecco l'ennesima sospensione del Consiglio comunale e l'incapacità di governare la situazione.

D'altra parte già a giugno (e forse già da dicembre 2006) era chiaro che il Sindaco non rappresentava più l'intera coalizione che lo aveva riconosciuto come sua massima espressione, ma solo una parte
Per questo motivo il gruppo nel quale mi ero candidato decise di andare all'opposizione (la Quadrilatero è stata solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso già stracolmo). Per questo motivo ho sostenuto più volte, anche in questo blog, che dagli attuali partiti - nessuno escluso - non può venire nulla di buono per Falconara.

Ma Agosto ha portato delle belle sorprese (per fortuna ogni tanto ce ne sono): dalla uscita di Virgulti da AN per la questione API, alla rinnovata voglia dei centri sociali di stare insieme alla gente, alla crescita del comitato spontaneo contro la vendita delle Peter Pan, alla presa di posizione ferma e coerente del nuovo gruppo di Sinistra Democratica sulla questione Quadrilatero.
Questo dimostra che Falconara non è ancora morta, che ha voglia di cercare e costruire un nuovo modo di fare politica, sia fuori che dentro un'idea di "partito".

Ciò che sta accadendo in Consiglio comunale e nel Palazzo, testimonia tuttavia la distanza tra i cittadini e un'Amministrazione che, oltretutto, non può più neanche dirsi espressione della maggioranza degli elettori.

Perchè continuare? Che senso ha, a livello politico ed umano, ostinarsi a voler sanare gli errori del passato ripercorrendo tuttavia le stesse strade, gli stessi obiettivi e, sempre di più, gli stessi modi della precedente Amministrazione?

Capisco la preoccupazione del Sindaco sulle conseguenze del Commissariamento e l'ho condivisa profondamente fino a quando non è sorta in me un'altra preoccupazione, se possibile ancora più forte: che la mortificazione della Politica, indotta da questa paradossale agonìa, porti con sè conseguenze ancora peggiori nell'animo di questa città. Con il rischio che Falconara perda la voglia di risollevarsi e la speranza in un futuro migliore. Perchè se le ferite nella carne fanno male, ma alla fine si possono sanare, le ferite nell'animo invece restano nel tempo, vive e indelebili.

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13 Commenti:

Alle 3 settembre 2007 alle ore 23:19 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il commissario, che è normalmente un funzionario della carriera prefettizia, ha il compito di amministrare l'ente fino all'elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco o presidente della provincia, da tenersi nel primo turno elettorale utile previsto dalla legge.

Durante il periodo di scioglimento, il commissario esercita le attribuzioni conferitegli con il decreto che lo ha nominato; normalmente unisce in sé tutti i poteri degli organi del comune o provincia: sindaco o presidente, giunta e consiglio. In virtù di tali poteri può compiere qualunque atto, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione; tuttavia, non dovendo rispondere agli elettori, difficilmente assume decisioni di portata strategica.

Negli enti di maggiori dimensioni il commissario è affiancato da uno o più sub-commissari ai quali delega parte delle sue attribuzioni.

Mi chiedo, se il commissario non assume decisioni di portata strategica può egli firmare la quadrilatero o vendere le Peter Pan in questo periodo di "vacatio politica" per poter appianare il bilancio ? C'è questo rischio ?

 
Alle 4 settembre 2007 alle ore 15:59 , Anonymous Anonimo ha detto...

L'ennesima dichiarazione di dimissioni ha un sapore, vista poi l'intervista del sindaco sul messaggero, di un ultimatum soprattutto ai ds per poter verificare a livello locale i rapporti di forza nel futuro partito ds+margherita e l'impressione che il sindaco lascia trasparire dall'intervista è quella di sufficienza spocchiosa tipica di quelle persone che sanno,nonostante non ne abbiano i meriti ne le capacità, di avere le spalle coperte da qualcuno più in alto di loro che gli consente di ricoprire un ruolo istituzionale. Pertante dopo i giorni in qualcuno tremerà più degli altri per paura di perdere il suo posto negli scranni consiliari, tutto tornerà come prima evitando così che persone, legate soprattutto a quei partiti di estrema sinistra che nella precedente ammistrazione erano all'opposizione e criticavano l'operato e i quattro punti del programma riproposti tali e quali a quelli di due anni fà, perdano i lori preziosi e insostituibili posti in consiglio.
Un caro saluti agli esponenti del pcdi e di rifondazione che non hanno proferito una sola parola in merito alle fanose quattro questioni riproposte dall'attuale sindaco.

 
Alle 5 settembre 2007 alle ore 19:37 , Anonymous Anonimo ha detto...

Funzioni del commissario:

Il commissario, che è normalmente un funzionario della carriera prefettizia, ha il compito di amministrare l'ente fino all'elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco o presidente della provincia, da tenersi nel primo turno elettorale utile previsto dalla legge; nel caso di infiltrazione o condizionamento di tipo mafioso, lo scioglimento conserva i suoi effetti per un periodo da 12 a 18 mesi, prorogabili fino ad un massimo di 24 in casi eccezionali.

Durante il periodo di scioglimento, il commissario esercita le attribuzioni conferitegli con il decreto che lo ha nominato; normalmente unisce in sé tutti i poteri degli organi del comune o provincia: sindaco o presidente, giunta e consiglio. In virtù di tali poteri può compiere qualunque atto, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione; tuttavia, non dovendo rispondere agli elettori, difficilmente assume decisioni di portata strategica.

Negli enti di maggiori dimensioni il commissario è affiancato da uno o più sub-commissari ai quali delega parte delle sue attribuzioni.

 
Alle 5 settembre 2007 alle ore 19:49 , Anonymous Anonimo ha detto...

Anonimo ripropone il problema delle competenze del commissario. A me sembra che, in teoria, il Commissario può fare tutto per risanare le finanze di un Comune, anche se la sua azione dovrebbe svolgersi essenzialmente sulla riduzione all'osso delle spese e la massimizzazione degli introiti.
Molto dipende anche da quanto scritto nell'atto di nomina.
Per le scuole Peter Pan (ma anche in parte per la Quadrilatero), c'è da considerare che esiste una deliberazione del Consiglio Comunale (bolancio previsionale 2007). Ciò potrebbe indurre il Commissario a proseguire su quanto già deliberato.
Penso che in questo caso conti molto la reattività dei cittadini. Di fronte ad una presa di posizione forte della comunità locale non penso che un Commissario si prenda il rischio di andare contro il volere della popolazione e finire sui giornali.

 
Alle 6 settembre 2007 alle ore 09:49 , Anonymous Anonimo ha detto...

se avete sentito l'intervista al TG3 di Recanatini avrete facilmente capito cosa è stata'sta farsa delle dimissioni( che secondo me rientreranno alla grande....).una semplice e banale faida interna ai Ds in vista delle manovre per la creazione del PD.

falconara è luogo di manovre,nient'altro..che tristezza!

 
Alle 6 settembre 2007 alle ore 15:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

Recantini parla di un rapporto chiaro con la raffineria a.p.i. Ma il discorso sulle accise della finanziaria 2001, di questo non se ne parla piu ? Sembra quasi che toccare questo argomento sia tabù al contrario invece della quadrilatero che sembra invece il re Mida che tutto ciò che toccava diventava oro. Questa quadrilatero porterà oro come qualcuno "disinteressatamente" ha detto a tutto il territorio falconarese ? Oppure questa società consegnerà improduttivi e vuoti capannoni, l'ennesimo centro commerciale ed inutili strade ? E' di questo sviluppo che Falconara ha bisogno ? Si è mai presentato davanti ai cittadini uno studio, un progetto dimostrante eventuali "benefici" oppure è sempre l'ennesima proposta calata dall'alto sopra le teste di noi cittadini ?

 
Alle 6 settembre 2007 alle ore 19:57 , Anonymous Anonimo ha detto...

Non possono andare contro i padroni , anche se vorrebbero. La quadrilatero si fara a tuti i costi. La parola ora passa alla piazza

 
Alle 7 settembre 2007 alle ore 09:25 , Anonymous Anonimo ha detto...

Le parole " padroni e piazza" mi fanno un po' sorridere, hanno quel sapore stantio e retorico di chi ancora è aggrappato a delle idee anacronistiche, ma che nonostante tutto ancora qualcuno utilizza.
Vorrei poi anche sapere a Falconara chi sarebbe la piazza?
Tutti quelli che durante le manifestazioni dei comitati contro l'api, se ne stavano al caffè o a casa o criticavano?
O forse i compagni di quegli esponenti dei "partiti di sinistra" che hanno concesso il lusso ai cittadini di Falconara di convivere con la raffineria per altri 20 anni?
E i padroni chi sarebbero?
Quelli che fanno i propri interessi economici o quei politici che fanno gli interessi di "bottega" e i propri?
saluti

 
Alle 7 settembre 2007 alle ore 12:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

Questa classe politica ormai è in decomposizione, e puzza sempre di più. Attenzione ai tentativi di riciclaggio!
Penso che a Falconara debbano verificarsi due condizioni affinchè si possa sperare in un cambiamento in meglio:
Primo, che questa amministrazione incapace vada a casa e arrivi la batosta del commissariamento, con tutto ciò che comporta.
Secondo, che si riesca a formare una lista civica che non risponde a logiche di partito nè a divisioni destra-sinistra, che ormai non hanno più alcun senso.
Ogni rinascita passa per una crisi dolorosa, ogni primavera segue il duro inverno.

 
Alle 7 settembre 2007 alle ore 15:43 , Anonymous Anonimo ha detto...

i padroni ci sono . come vuoi chiamare uno che per arricchirsi sfrutta decine migliaia di persone senza nemmeno lavorare? detiene il potere vuole il profitto , non divide il guadagno . perche a lui non spetterebbe nulla, quindi deve tenere sotto giogo i lavoratori , e chi gli permette di fare questo creando leggi ad hoc? i politici sono i burattini dei padroni tutti gli altri che difendono i padroni sono servi .
la piazza è la strada o meglio le strade il terreno dove si devono confrontare il potere economico e il potere del popolo .che ti piaccia o no ci sono ancora "gli stantii" . vuoi i padroni (puoi chiamarli uomini d'affari o imprenditori o capitani d'industria se piu ti aggrada il risultato non cambia) ma non vuoi essere sfruttato ,e t i ncazzi coi politici , cosi come il 99 % degli italiani ,, comnodo è?

 
Alle 7 settembre 2007 alle ore 18:30 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ognuno ha un ruolo ben preciso nel mercato del lavoro: ci sono ,come li chiami tu, i padroni e i lavoratori soggiogati e io da che ho memoria, non ricordo nessuna piazza o strada che ha portato ad confronto costruttivo tra potere economico e il potere del popolo, uso sempre i termini utilazzati da te anonimo.
Poi c'è la politica che dovrebbe essere mediana tra gli interessi dei cittadini e dei lavoratori, e purtroppo questo,come è sotto gli occhi di tutti, avviene in una forma un po' distorta, che porta la politica ad essere autoreferenziale e troppo spostata verso gli interessi economici.
Nessuno vuole essere sfruttato dai padroni,è ovvio e naturale che sia così, ma credo altresì che nessuno voglia essere rappresentato da personaggi politici come quelli che siedono dai consigli comunali a salire fino ai livelli più alti, in cui moltissimi di questi,avendo fatto "carriera politica", di fatto non hanno mai veramente lavorato .
Saluti

 
Alle 7 settembre 2007 alle ore 21:05 , Anonymous Anonimo ha detto...

aridaje .. gia il fatto che ti firmi re è alquanto controverso. cmq. ma vuoi anzi volete capire che il padrone sfrutta per natura e perche gli è permesso? è la sua indole . non si puo' cavare l'olio d'oliva dalle ghiande , impossibile. i governi borghesi possono solo far fare piu o meno danni ai lavoratori da parte dei padroni., ma nulla cambia, sostanzialmente.. adios

 
Alle 8 settembre 2007 alle ore 16:42 , Anonymous Anonimo ha detto...

"Niente è più nascosto di ciò che è visibile" e questo si riferisce alla mia pseudo identità, ma a parte queste facezie ho letto questa mattina nel corriere adriatico dell'incontro tra il sindaco e Duca,nel messaggero non se ne fà parola ma continua Giannini nei suoi articoli a dire che senza la Quadrilatero c'è il tracollo, e da quello che lascia intendere l'articolo del corriere, sembra dietro alle minacciate dimissioni ci siano adesso accordi tra il grande capo di sd e il sindaco. Mi auguro che tutto non si risolva nella classica bolla di sapone che da sempre la politichetta italiana ci ha abituato, ma purtroppo ne ho la sensazione neanche tanto velata.
A proposito domani al centro pergoli sd illustrerà ai cittadini le motivazioni che l'hanno indotta ad uscire dal consiglio e chi ci sarà avrà modo di sentire cosa hanno deciso Duca e il sindaco per il futuro di Falconara.
Una buona notizia però c'è : sembra che quegli infaticabili lottatori dei Comitati abbiano trovato una falla nell' impenetrabile raffineria...chissà potrebbe essere veramente un inizio che qualcosa sta combiando..
Saluti

 

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