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mercoledì 2 luglio 2008

o Fado

Un commento di un anonimo sul mio ultimo post "io so" mi invitava a fare i nomi, perchè se si getta il sasso e poi si ritira la mano - così sosteneva - allora si è complici.
E già... ha ragione l'anonimo, e forse è vero che siamo un pò tutti partecipi, volenti o nolenti, di uno stato di cose.
Ci piace criticare la situazione, ma quando c'è da parlare pochissimi poi lo fanno, e quando si tratta di fare i nomi anche quei pochi soccombono alla paura. Una paura strana... non siamo forse liberi di pensare e di dire ciò che vogliamo?
Ma forse in questo atteggiamento c'è più buon senso che vigliaccheria.
In verità, dalle nostre parti, è difficile individuare una particolare dedizione di qualcuno all'azione illecita rispetto a ciò che fanno, o che vorrebbero fare, tutti gli altri... Voglio dire che non ci sono banditi, società segrete e circostanze delittuose che si stagliano come il negativo di una società civile corretta, onesta, portatrice di buoni valori.
Esistono personaggi che sono al contempo rispettabili ed inquisiti (ma inquisito non significa colpevole), esistono società che sono al contempo meritorie e losche (ma non si può cercare la moralità negli affari). Esistono coincidenze, tante coincidenze, che tuttavia non possono essere assunte come prova, essendo probabilmente solo casualità fortuite.
Il fatto che, ad esempio, dopo l'alluvione di fiumesino del 2006 nessuno degli enti preposti al controllo dei corsi d'acqua abbia notato che il fosso della rigatta, intubato sotto l'Api e "protetto" da una griglia di sicurezza, era otturato da lavatrici e mecerie varie, e che la sua dimensione non è più idonea a sostenere le acque del fosso e quelle in uscita dal depuratore e che quindi, essendo un corso d'acqua pubblico, andrebbe adeguato; questo fatto, questa serie di sviste, è evidentemente frutto di una coincidenza.
Giorni fa un amico mi ha fatto leggere la lista dei nomi di una loggia massinica di Jesi, la Loggia Giustizia e Libertà. Stante il fatto che la massoneria non è da tempo una società segreta, ed i nomi degli iscritti non sono quindi secretabili, vige però la normativa sulla privacy, per cui non è educato mettere i nomi in piazza e quindi non lo farò.
Basti sapere che si tratta di un elenco di persone molto influenti: primari di ospedali, dirigenti della sanità pubblica, presidenti di banche e di fondazioni bancarie, farmacisti ed imprenditori, ex sindaci e persone, anche falconaresi, vicine a sindaci.
Quell'amico, ammiccando mi chiese: E se poi accadesse che uno di questi nomi vincesse il concorso per un posto nell'ospedale dove un altro di questi nomi è primario? E se accadesse che uno di questi, titolare di una clinica privata, ottiene fondi dalla Regione o dalle banche? E se le farmacie di Falconara vengono acquistate da nomi presenti nell'elenco?
"Coincidenze", ho risposto prontamente. Non è escludibile, concretamente, che circostanze anche con una probabilità su un milione possano comunque accadere!
Il caso è imprevedibile e bizzarro, e fa coincidere fatti tra loro completamente slegati. Come quel caso che mi segnalò un altro amico e che andai a verificare trovandolo esemplare su quanto la sorte spesso mette le cose in modo che possano apparire diverse da quello che sono...
Nel gennaio 2003 la Regione Marche affidò alla SVIM lo studio preliminare per il piano di risanamento dell'area ad elevato rischio di crisi ambientale (AERCA). Il lavoro, guidato dal direttore della SVIM, aveva anche l'obiettivo di coadiuvare la Regione sulla determinazione in merito al rinnovo della concessione petrolifera richiesta dalla raffineria. Il gruppo di lavoro consegnò al direttore lo studio nel maggio. Ci fu quindi una fase di verifica e "sintesi" condotta dal direttore che si protrasse fino a luglio, quando - ahimè - ormai la concessione era stata rilasciata da un mese (giugno 2003). L'incredibile coincidenza è nel mese di aprile una società di proprietà dell'Api, da tempo in liquidazione, la TRECON , che si occupa di formazione e corsi in materia soprattutto di sicurezza ambientale nei luoghi di lavoro, è stata venduta a due nuovi proprietari uno dei quali è la figlia del direttore della SVIM.
Alla vista di questa strana circostanza non potei non riderci su, biasimando l'amico che avanzava strane illazioni. "Coincidenze, solo coincidenze" dissi... la vita è davvero una incredibile roulette, dove i numeri, i fatti, le circostanze, escono a caso.
La nostra vita è in mano al destino, al fato, come dicevano gli antichi latini.
Il fato fa sì che le cose oggi siano in un modo e domani un'altro. Come la vicenda del by-pass, nata per risolvere un problema della sicurezza (con incarico della Regione a RFI) e oggi, a detta del respnsabile di RFI, motivata solo dalla necessità di collegare Roma con Rimini saltando Falconara.
Qualcuno sostiene che di fronte a tante circostanze e coincidenze la magistratura e la stampa dovrebbero indagare... E perchè, pensiamo forse che non lo facciano?
E non è forse vero che la stampa è così impegnata dai tanti fatti di cronaca, dai gossip e dalle sagre di paese che non ha tempo ed energie da dedicare ad inchieste che si fondano solo su banali coincidenze?
E non è forse vero che i magistrati sono così indietro con i processi che sarebbe uno sperpero di danaro pubblico perdere energie preziose per correre dietro ai fantasmi?
Buon senso! Questo è la caratteristica propria di noi Italiani! Buon senso nel vedere nella realtà, in ciò che accade, la manifestazione imprevedibile del destino.
Di fronte al destino bisogna avere il buon senso di stare in silenzio, di accettare di farsi i fatti propri, di stare muti.
Stasera in un paesino dell'interno c'è la sagra del maialino. Una serata da passare tra vino e costarelle, da stare in compagnia senza pensarci su.
Questo il destino ci riserva per oggi, caro anonimo. Prendiamolo per quallo che è e non ci facciamo strane idee in testa, che si sa, troppe idee alla fine possono fare male.
Vediamoci alla sagra, se ti va.... c'è anche un gruppo che suona il fado...
.....

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2 Commenti:

Alle 5 luglio 2008 alle ore 01:29 , Anonymous Anonimo ha detto...

mi sa che il capo Capo Sealt si faceva proprio roba buona

 
Alle 9 luglio 2008 alle ore 19:29 , Blogger Antonio Candeliere ha detto...

ottima analisi

 

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