REGIME
Quando un’opposizione, invece di fare opposizione, tiene un atteggiamento conciliante con l’azione di governo o per debolezza o per interesse a partecipare nella gestione del potere, il rischio è che nessuno reagisca quando vengono negati i diritti più elementari della democrazia.
Il risultato è l’instaurazione di un “regime”.
Il “caso Travaglio” non è affatto un caso. L’aggressione verbale di Sgarbi ad Annozero, fatta di insulti e volgarità, puntava già su Travaglio non tanto per le cose che dice, ma per ciò che è Travaglio: un giornalista che cerca e divulga liberamente fatti e circostanze. Un giornalista che fa bene il suo mestiere.
Nessuno si è indignato per il delirante ed offensivo atteggiamento di Sgarbi. Nessuno ha posto il problema di quale cattivo esempio di confronto civile abbia dato agli spettatori ed alle nuove generazioni in particolare.
Ma quando Travaglio, in un’altra trasmissione ha esposto “fatti” esprimendo un suo libero giudizio Schifani si è stracciato le vesti dichiarando che “in televisione non si possono dire queste cose”, e la Finocchiaro, a nome del PD, le ha fatto prontamente l’eco.
Chi stabilisce, in democrazia, cosa si può dire e cosa non si può dire?
Non si è mai sentito, in democrazia, che chi detiene il potere neghi a chicchessia di dire certe cose.
La libertà di parola è un valore Sacro della democrazia, così come è sacro il diritto di una persona accusata di replicare e difendersi anche legalmente contro quelle che ritiene accuse infondate o deliberate menzogne.
La solenne bacchettata data a Travaglio dall'intero apparato politico-istituzionale è un fatto grave ed inquietante di fronte al quale chi ha a cuore la democrazia non può non reagire.
Come se non bastasse, arriva poi il CSM a dichiarare la ”incompatibilità ambientale” di Valentina Forleo, con tanto di espulsione da Milano. La colpa, in questo caso, è di avere rivelato questioni attinenti alle indagini alla televisione. Ma se in tv si assiste quotidianamente ad un continuo di “rivelazioni” con tanto di filmati e registrazioni di intercettazioni telefoniche! Ma in questo caso la differenza è data dalle persone coinvolte nelle indagini. Persone che non vanno nominate. Strutture ed apparati intoccabili, fuori dalle leggi che valgono per i comuni mortali.
Il risultato è l’instaurazione di un “regime”.
Il “caso Travaglio” non è affatto un caso. L’aggressione verbale di Sgarbi ad Annozero, fatta di insulti e volgarità, puntava già su Travaglio non tanto per le cose che dice, ma per ciò che è Travaglio: un giornalista che cerca e divulga liberamente fatti e circostanze. Un giornalista che fa bene il suo mestiere.
Nessuno si è indignato per il delirante ed offensivo atteggiamento di Sgarbi. Nessuno ha posto il problema di quale cattivo esempio di confronto civile abbia dato agli spettatori ed alle nuove generazioni in particolare.
Ma quando Travaglio, in un’altra trasmissione ha esposto “fatti” esprimendo un suo libero giudizio Schifani si è stracciato le vesti dichiarando che “in televisione non si possono dire queste cose”, e la Finocchiaro, a nome del PD, le ha fatto prontamente l’eco.
Chi stabilisce, in democrazia, cosa si può dire e cosa non si può dire?
Non si è mai sentito, in democrazia, che chi detiene il potere neghi a chicchessia di dire certe cose.
La libertà di parola è un valore Sacro della democrazia, così come è sacro il diritto di una persona accusata di replicare e difendersi anche legalmente contro quelle che ritiene accuse infondate o deliberate menzogne.
La solenne bacchettata data a Travaglio dall'intero apparato politico-istituzionale è un fatto grave ed inquietante di fronte al quale chi ha a cuore la democrazia non può non reagire.
Come se non bastasse, arriva poi il CSM a dichiarare la ”incompatibilità ambientale” di Valentina Forleo, con tanto di espulsione da Milano. La colpa, in questo caso, è di avere rivelato questioni attinenti alle indagini alla televisione. Ma se in tv si assiste quotidianamente ad un continuo di “rivelazioni” con tanto di filmati e registrazioni di intercettazioni telefoniche! Ma in questo caso la differenza è data dalle persone coinvolte nelle indagini. Persone che non vanno nominate. Strutture ed apparati intoccabili, fuori dalle leggi che valgono per i comuni mortali.
Di Pietro, l'unico che ha osato difendere il diritto di parola di Travaglio è stato poi ripetutamente fischiato in parlamento da esponenti del partito di governo. Stessa sorte era toccata a un personaggio di ben altro spessore: Giacomo Matteotti.
Mancano ancora gli aspetti truci di un regime. Mancano i pestaggi, i gulag, manca il confino e l’oscuramento dei canali di informazione libera. Ma l’atteggiamento politico è già quello proprio di un regime che difende se stesso a danno dei valori civili.
Travaglio e la Forleo sono messi all’indice dalla Santa Inquisizione, e i mass media gridano in coro eccitando il popolo bue: al rogo, al rogo!
Mancano ancora gli aspetti truci di un regime. Mancano i pestaggi, i gulag, manca il confino e l’oscuramento dei canali di informazione libera. Ma l’atteggiamento politico è già quello proprio di un regime che difende se stesso a danno dei valori civili.
Travaglio e la Forleo sono messi all’indice dalla Santa Inquisizione, e i mass media gridano in coro eccitando il popolo bue: al rogo, al rogo!
Etichette: Riflessioni politiche
3 Commenti:
gli "aspetti più truci di regime" non tarderanno a farsi sentire...il laboratorio verona già detta la linea (comprendiamo oggi meglio uno delle ultime deliranti uscite di bossi sui "trecentomila pronti a zittire in piazza la sinistra....")
sul blog del kontatto abbiamo dedicato un post a Nicola......nessuno ce ne voglia.nn si tratta di strumentalizzazioni politiche, ma di una realtà con cui negli ultimi anni in questo paese siamo tornati tristemente a fare i conti......e a farli bene, anche archiviando i dati...tipo qui, i + scettici potrebbero ricredersi
http://isole.ecn.org/antifa/
caro Carlo,
sono diventati tutti amici.
Berlusconi ha speso più parole per dire "collaboriamo insieme" che per dire cosa veramente vorrà fare per affrontare i problemi. é un modo sottile per cominciare a metteresi sulla difensiva e scaricare i problemi. I "perdenti" stanno facendo le fusa al nuovo "padrone".
Le dichiarazione di Travaglio erano state pubblicate anche da ElPais giornale spagnolo come riportato nel blog di Grillo e ovviamente nessuno ha detto niente.
bha, bho, gruf..............
Fabio
...ed intanto i telegiornali non fanno altro che parlare di stron*ate!
Non ho sentito una sola notizia sull'indecoroso spettacolo offerto da Sgarbi ad Annozero, ma il fatto non mi stupisce visto come sia la destra che la sinisra difendano la Rai a spada tratta.
Parola d'ordine "Volemosse 'Bbene".
Stiamo andando sempre più vicino alla distopia di "1984"...
Ivan
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