X FALCONARA

spazio libero di chi vuole un futuro migliore per la nostra città

sabato 8 marzo 2008

Una scelta per Falconara

Per tutti quelli che hanno deciso di andarsene da Falconara perchè hanno perso ogni speranza che si possa cambiare davvero;
Per tutti quelli che si dicono schifiti dal modo di fare dei soliti partiti ma poi non vogliono iscriversi in una lista civica perchè "se poi rivincono i soliti partiti?";
Per tutti quelli che ti dicono "sono d'accordo che c'è bisogno di cambiare, ma poi tanto non cambia mai niente!";
Per quelli che votano il tal politico perchè gli ha promesso un posto per il figlio;
Per tutti quelli che accusano i politici e gli affaristi di farsi i propri interessi a danno del bene pubblico, ma poi li guardano con ammirazione "perchè ci sanno fare";
Per tutti quelli che se uno si ammala di tumore al polmone danno la colpa alle sigarette, e se si fa notare che quello non fumava danno la colpa allo scarico delle automobili;
Per quei bagnini che sanno che il mare è una fogna a cielo aperto ma dicono alle madri che i loro bambini possono fare il bagno tranquilli che l'acqua è pulita;
Per chi ha paura di dire quello che pensa;
Per chi ha paura di dire la verità;
Per chi pensa che essere amico di un politico al potere gli possa garantire privilegi
Per chi si nasconde e si fa i fatti suoi, come se questo lo potesse salvare dall'inquinamento, dai debiti del comune, dal degrado che lo circonda
Per chi ti ignora quando non sei nessuno e ti copre di compliementi e riverenze quando sei stato eletto, perchè sei "uno che conta"
Per chi sussurra dietro le spalle ma quando lo guardi negli occhi tace

E' per voi che ho accettato di candidarmi a Sindaco.
Per dimostare che si può essere diversi da così.
Che c'è ancora gente che mette il cuore davanti alla propria tasca e che desidera, più di ogni altra cosa, guardare negli occhi un figlio senza doversi vergognare.

Forza e coraggio...

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5 Commenti:

Alle 11 marzo 2008 alle ore 11:33 , Anonymous Anonimo ha detto...

Per tutti quelli che hanno ancora dei sogni, per tutti quelli che che pensano che quello che si puo' fare si ottiene volendolo veramente fare, per tutti quelli che come tanti di noi hanno ancora speranza e coraggio....
Andrea
Saluti

 
Alle 11 marzo 2008 alle ore 19:45 , Blogger MoroSr ha detto...

Proprio ieri ho firmato per la lista Cittadini in Comune. Era la prima volta che lo facevo. Tornando a casa a piedi con un mio amico abbiamo un po' parlato di politica. Mi sono scoperto un po' più sereno. E' stato bello.

 
Alle 12 marzo 2008 alle ore 10:22 , Anonymous Anonimo ha detto...

L'ESISTENZA NELLA SOCIETA' DI CERTE ISTITUZIONI ORDINARIE E TOTALI. Accanto al modello trattamentale, negli ultimi scorci del 900 - a partire dagli anni '70 e segnatamente negli anni '90 - si afferma un orientamento del controllo sociale, che, da un termine della matematica applicata alle assicurazioni, viene definito attuariale. Le categorie sociali riferite a quest'area (immigrati, nomadi, consumatori di droghe illegali) essendo sempre piu' considerate fonti potenziali di rischio criminale soggiacciono a strategie intese a neutralizzarle preventivamente. La differenza specifica rispetto al modello trattamentale consiste nel fatto che il primo coltiva l'utopia della rinormalizzazione dei soggetti devianti, mentre il modello attuariale sposta l'attenzione dai soggetti singoli alle categorie di soggetti classificando queste ultime secondo le potenzialita' di rischio che vengono ad esse attribuite. Le istituzioni che incarnano il controllo attuariale sono i centri di permanenza temporanea per stranieri irregolari, i campi nomadi, le comunita' terapeutiche chiuse e altri raccoglitori per persone povere, anziane, con handicap, con lunghe detenzioni manicomiali alle spalle, i circuiti per "nuovi cronici". Nonostante la novita' delle categorie sociali e dei luoghi istituzionali cui viene applicato il modello attuariale rimanda alla stagionata nozione di "pericolosita' sociale" che e' stata a fondamento delle reclusioni senza reato nei campi di concentramento ad ovest come a est. Chi vive per es. a Villanova fà parte di questa categoria attuariale ? E' colpevole solo perchè ci abita ? Perché c'è nato ? Fa parte di una categoria a rischio di effettuare solo protesta civile e cultura critica non conformizzata ? O forse sono io che non capisco ? Che non capisco la modernità del petrolio ? Io l'a.p.i non l'ho certo voluta. Oppure me ne devo andare ? Certe volte me lo chiedo e forse voi mi potete dare una risposta. HUITZ

 
Alle 12 marzo 2008 alle ore 11:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

Bel commento. Stimolante e tagliente al punto giusto. Penso che l'appartenenza o meno ad una categoria "attuariale", come dici tu, dipenda dalle circostanze e dagli interessi del Sistema rispetto al quale si può diventare immediatamente "pericolosi" in qaunto dissidenti o resistenti rispetto a quegli interessi. In altri termini i cittadini falconaresi, tranquilli e per nulla pericolosi, si trovano ad essere considerati soggetti "pericolosi" da normalizzare nella misura in cui reagiscono, ad esempio, alle ipotesi delle due centrali. Chi decide che noi siamo una categoria attuariale? semplice, i grandi interessi economici. Chi è chiamato ad attuare la normalizzazione? La politica gestita dal sistema dei partiti.
Non è un caso che al convegno di Veltroni, seduto in prima fila c'era Brachetti Peretti.
Funziona così dappertutto, non c'è da meravigliarsi. E' che noi oggi ci troviamo "dall'altra parte", tra gli schedati, tra i diffidati. Esistono solo due possibilità: chinare la testa e mangiare dalle loro mani, leccandole a dovere, oppure organizzare una resistenza attiva. Per questo motivo ho accettato la candidatura a Sindaco.
CARLO

 
Alle 12 marzo 2008 alle ore 15:13 , Anonymous Anonimo ha detto...

Abitanti di Villanova come gli automobilisti NAPOLETANI a rischio di incidenti ed oggi anche di tumori per la mondezza e in un futuro ormai proxmo le diossine dei termovalorizzatori. Voi fareste un'assicurazione sulla vita ad un abitante di Acerra ? CIRO O VESUVIO

 

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