Costruire la città / 4: i luoghi centrali
Abbiamo detto che Falconara non ha un vero e proprio "centro", come invece ha Castelferretti, ma si configura come una città allungata, tipica delle realtà urbane costiere di recente formazione.
Questa configurazione non va vista come una lacuna, ma come una caratteristica costitutiva. Ci deve cioè far comprendere come sia sbagliato cercare di potenziare una centralità unica, come ad esempio cercava di fare Carletti con Piazza Mazzini.
Esistono città statiche, che vivono al centro, e città dinamiche, che vivono lungo un "corso". Falconara appartiene senza dubbio a questa seconda categoria.
Un paio di anni fa venne fuori la proposta di trasformare il nome di via Bixio in "Corso" Bixio. Un'idea che condivido (anche se, già che ci siamo, aggiornerei anche il nome dedicato. Non me ne voglia l'eroe garibaldino).
Pensare un "corso" falconarese significa imaginare un sistema collegato di luoghi centrali, siano essi piazze, aree commerciali, parchi attrezzati. Sono questi i luoghi in cui l'intera città si incontra e si rappresenta; in cui vanno collocati i servizi più importanti.
Uno spazio pubblico, dove i bar portano all'esterno i loro gazebo, in cui la sera si possono sviluppare esposizioni d'arte, dove si può ascoltare musica.
D'estate in gran parte questa funzione di centralità è stata assunta dalla spiaggia. E' bastato rinnovare i locali, permettere di svolgere nuove attività per richiamare gente.
Allora perchè non tentare di fare la stessa cosa anche lungo il corso di Falconara, favorendo l'iniziativa dei comercianti, supportando la loro attività con eventi che facciano vivere la città anche la sera.
Fondamentale appare la possibilità di collegare spiaggia e corso in un unico sistema, ampliando e migliorando la qualità dei sottopassi.
Immaginiamo cosa potrebbe significare collegare Piazza Mazzini direttamente alla spiaggia, utilizzando il sottopasso della stazione opportunamente ampliato.
Immaginiamo un nuovo asse che coleghi a Palombina il parco, l'area CRAL e la spiaggia, adeguando il sottopasso in modo da consentire l'accesso alla bici ed alle carrozzine.
Pza Catalani, Pza Mazzini, il mercato vecchio, P.za Garibaldi, P.za Gramsci, la galleria e il parco kennedy, largo Europa, l'area della parrocchia di S.Giuseppe, l'area CRAL e il parco di Palombina. Sono questi i luoghi centrali della città da valorizzare: ognuno con la sua peculiarità ma capaci, nell'insieme, di lavorare in concerto per dare un'anima alla nostra città.
Ma una città è un sistema assai complesso. E Falconara non si risolve soltanto attraverso il riconoscimento del "corso". Occorre riflettere ancora sulla sua identità.
Abbiamo già notato che Falconara, rispetto alle altre città costiere, ha la caratteristica di "salire" e di arrivare a vedere il panorama del mare.
Questo fatto offre altre opportunità di riconoscimento, altre occasioni di qualificazione.
Le affronteremo, per discuterne, una alla volta... Vedremo come queste opportunità possono comporsi e rafforzarsi a vicenda, come possano giungere a delineare una Falconara che non abbiamo mai conosciuto, forse solo perchè non l'abbiamo mai degnata dell'attenzione che merita.
Etichette: Quale città
15 Commenti:
Mazzate
Condivido ampiamente queste proposte, che reputo fattibili, a basso impatto ambientale ed economico,ma nelle condizioni attuali di gestione,economica e politica,della città diventano un esrcizio accademico che non trova riscontri nella realtà.
Cordialmente saluti
colgo l'occasione sperando di non arrecare disturbo. Nella piuttosto democristiana (ma forse con una sinistra vera )Castelfidardo esistono vie N.Lenin, E.Berlinguer, F.lli Cervi , Che Guevara , e sopratutto una grande strada presso la zona industriale nominata Karl Marx . afalconara c'è via che guevara e pure corta , , ma i lavoratori della zona industriale devono attravversare vie nominate , consorzio, commercio, industria, ..aspettando la morte di montezemolo (che la sinistra falconarese spera il piu tardi possibile) .. nel frattempo ha creato due vie .VIA I PRECARI, LARGO ai DIRIGENTI
Replico cortesemente ad Andrea: Ritengo che progetti non siano mai "opportuni". Nel senso che esistono buoni progetti o cattivi progetti indipendentemente dalle circostanze in cui vengono presi in considerazione.
Penso anche che sia proprio nella crisi che occorre credere nei buoni progetti e concentrare lì tutte le energie. Altrimenti,dicendo "ora non è il momento" ho paura che quel momento non verrà mai e non ne usciremo mai veramente.
Colgo l'occasione per esprimere la mia personale solidarietà ad Anonimo.
Per Apiman (un supereroe?) invece i miei sinceri auguri di un Natale pieno di affetto, perchè penso che ne hai un gran bisogno.
Quando gli accenti fanno la differenza!!!
Per apiman: Mazzàte. sono quelle che ti meriteresti, ma visto che siamo vicino a Natale solo un caloroso VAFFA......
Sotto Natale ragazzi un Buon Natale a tutti, vi auguro buone feste ed un felice anno nuovo. A parte gli sfotto', seguo il blog spesso leggo e basta, comunque sono aperto al confronto civile.
Ciao a tutti.
Il supereroe
La tua idea di città dinamica mi piace, come anche l'idea di collegare la città con la spiaggia (ma questo vale solo per l'estate). Rivitalizzare il centro significa anche responsabilizzare e far partecipare i commercianti al progetto, far capire loro, ad esempio, che per una migliore qualità della vita sociale, ma anche commerciale è necessario limitare l'accesso alle auto e incentivare l'uso delle biciclette e il passeggio.
Per rivitalizzare il centro servono anche iniziative culturali, eventi, idee ...
Se andate dalle altre parti, nelle città di mare i locali fanno musica, ci sono mostre d'arte all'aperto.
Se il Comune fa in modo che ci sia gente, allora i negozi possono restare aperti la sera e il centro può rivivere. Forse serve una consulta tra il settore cultura e i commercianti per promuovere il centro.
la cultura usata a scopo di lucro . annamo bene.
eppoi la cultura è la gente i lavoratori e le lavoratrici.
non penso sia una buona idea, la citta' non deve vivere solo di bar e la sera. E poi le macchine dei residenti dove le mettiamo?????
Non e' bastato gia' il flop di quel Carletti? Dobbiamo farne uno piu' grosso??? Vogliamo regalare un altro pezzo di citta' agli stranieri??
La politica di sx e' da sempre permissiva verso gli stranieri. Ormai con le sinistre al potere x falconara e' solo un conto alla rovescia. Via bixio? Chiamatela pure corso rom
spero che per stranieri intendi ricchi capitalisti venuti da fuori.
Per i lavoratori non fa nulla nessuno da millenni ci trattano come bestie traditi anche dalla cosidetta sinistra , mentre dovremmo essere l'avanguardia, è ora di prendere il potere operai , lavoratori .. uniamoci.
ALL'ANONIMO DEL 17 DICEMBRE:devi smettere di fumare le spezie che tua madre usa in cucina.
Si rifonda potere operaio
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page