X FALCONARA

spazio libero di chi vuole un futuro migliore per la nostra città

venerdì 26 ottobre 2007

"il sonno della ragion, produce mostri"

Quando la gente smette di pensare, di credere che le cose possano migliorare, è veramente come se evocasse il peggio.
Non c'è bisogno di scomodare Freud per sapere che siamo noi i costruttori dei nostri mostri, noi che abbiamo paura del buio e finiamo fatalmente per esserne attratti e soggiogati.

Di fronte all'esempio che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi di che cosa è diventata la politica in mano alle segreterie di partito.
Di fronte all'imbavagliamento dei giudici, allo squallore del parlamento, la GENTE non sa reagire. Si lamenta, sbuffa, ma sta ferma, convinta di non poter cambiare le cose, come un bambino vittima delle sue paure, si nasconde.
E ricompaiono i mostri... ineluttabili, arroganti, perchè convinti che nessuno oserà fermarli, che nessuno griderà nel buio "non ho paura di te perchè tu non esisti, non PUOI esistere !".
Nel buio c'è solo il silenzio, e nel silenzio i mostri ci sono per davvero e ridono della nostra vigliaccheria.
Mostri del passato, risalgono le scale del palazzo e si ripropongono, giustamente senza pudore, giustamente senza vergogna, perchè col nostro silenzio li accreditiamo a farlo. Li invitiamo a rifare quello che di male hanno fatto in passato.

"Io non ho paura" - è il titolo del libro di Niccolò Ammaniti - ma è anche il titolo di una strada. La sola che porta alla libertà.
E' la sola strada che i cittadini possono percorrere per riconquistare una politica fondata sulla giustizia, sull'onestà, sulla responsabilità verso gli altri.
Non avere paura di partecipare, di dire quello che si pensa pubblicamente, di anteporre la verità alla apparente convenienza.

Non avere paura di esistere!

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18 Commenti:

Alle 26 ottobre 2007 alle ore 22:02 , Anonymous Anonimo ha detto...

un momento "Unapolitica fondata sulla giustizia " ma di chi?

io credo che l'idea di giustizia dell'imprenditore non è perfettamente = a quella dell operaio precario

 
Alle 27 ottobre 2007 alle ore 12:26 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sono esterefatto ancora una volta, ma è segno che son vivo e quindi mi sta bene, di leggere il "solito" commento qualunquista, in questo caso sulla "giustizia operaia". Caro amico, hai idea che il termine giustizia di per se non evoca operai, imprenditori, impiegati o chiunque altro, ma solo l'equità di giudizio di fronte allo stato ovvero di fronte a tutti i cittadini indistintamente? E allora perchè inquinare un post di valore morale universale con un commento così banalmente avvilente? Avrei mille altre cose da dire al riguardo, ma tralascio. Buona giornata a tutti...a no, prima di tutto agli operai, non vorrei urtare la suscettibilità di alcuno e sorbirmi un altro commento del piffero.

 
Alle 27 ottobre 2007 alle ore 12:30 , Anonymous Anonimo ha detto...

......eccheccacchio!.....

 
Alle 27 ottobre 2007 alle ore 12:44 , Anonymous Anonimo ha detto...

..bene, chiedo scusa a tutti per il piccolo sfogo ma...mi rode il fatto che chi scrive determinati commenti perde di vista, a mio giudizio, la vastità del problema della situazione Falconarese e che, se mi posso permettere una reinterpretazione del pensiero del post attuale di Carlo, come di altri in passato su questo blog, il significato finale della questione è:bisogna credere che le cose si possano cambiare per avere la possibilità che le cose cambino!
Non che cambino attenzione! Che si possano cambiare! Questo la dice lunga sull'impegno che ogni cittadino dovrebbe profondere nel controllare l'operato dei propri amministratori, sferzandoli, utilizzando anche, e direi soprattutto in questo momento, fonti di informazione libere, non istituzionalizzate. La rete, questo blog, quello di grillo, i mille altri siti di informazione e le tv o le trasmissioni tv (poche purtroppo) che ancora forniscono notizie attendibili. Alhoa fratelli.

 
Alle 27 ottobre 2007 alle ore 14:18 , Anonymous Anonimo ha detto...

chi ha costruito montato assemblato imballato i pc e i suoi componenti ?, chi ha steso i cavi delle linee telefoniche , chi ha fatto gli scavi per farli passare sotto terra ? per darti la possibilita' di esprimerti liberamente col bloggo e fai il fighetto col portatile ?. babbo natale? chi prende i soldi a palate per questi lavori? mentre chi li ha eseguiti materialmente non arriva alla 2a settimana e a volte non ci arriva vivo perche rimane folgorato prima o finisce sepolto in uno scavo.

se s'incazzano gli operai tu e grillo andrete a chiedere l'elemosina alla caritas

GIUSTIZIA OPERAIA - POTERE A CHI LAVORA

 
Alle 27 ottobre 2007 alle ore 15:57 , Anonymous Anonimo ha detto...

mi sorge un dubbio...ma tu, anonimo, lavori? perchè qualche serio dubbio mi è venuto....ma tu che cavolo sai che cosa faccio io, che tra l'altro il portatile manco ce l'ho? invece di continuare a blaterare luoghi comuni sulla condizione operaia e padronale, guardati intorno e ragiona con la tua testa, non con il libretto rosso di mao tze tung. In ogni caso Grillo ha fatto un libro di denuncia contro il precariato, che io condivido appieno ovviamente. Il mio tentativo di portare la discussione di impegno civile per Falconara su un piano diverso del: "io operaio schiavo sfigato-tu padrone negriero bastardo", che pure è un tema importante ma che non riguardava QUESTO tema, ha fatto cilecca. Come diceva mio nonno, contadino operaio che conosceva bene persone e animali: a lavare le orecchie all'asino ci si rimette solo il sapone, o se più vi piace: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E adesso mi aspetto che il caro anonimo mi venga a dire: si ma se non ci fossero gli stallieri operai che allevano gli asini e gli operai che fanno il sapone nelle industrie, col cavolo che i ricchi padroni di merda si potrebbero lavare e magnà la mortadella. Bonanotte.

 
Alle 27 ottobre 2007 alle ore 18:52 , Anonymous Anonimo ha detto...

Tento, se possibile, un chiarimento della contesa. Non so se ci riuscirò, ma devo farlo per evitare di dover mettere il famoso filtro ai commenti. Cosa che mi dispiacerebbe molto.
Parlando di giustizia (ma anche di libertà, di verità, ecc...)sembra evidente che un ladro ed un derubato abbiano visioni diverse della cosa. E che tutto in fondo sia relativo al soggetto che "giudica". Così c'è la giustizia dell'operaio, che vuole eliminare "giustamente" i capitalisti. Ma poi occorre ammettere che c'è anche la giustizia del capitalista, che vuole "giustamente" conservare il capitale nelle mani di chi sa creare capitale, anche se ciò comporta lo sfruttamento di altri che non hanno questa inclinazione o questo talento.
Ma allora chi ha ragione?
Semplice: come nella giungla, la ragione è del più forte. E, caro il mio "giustizia operaia", l'operaio rimarrà convinto di avere la ragione e la storia dalla sua parte ma sarà sempre fottuto dal capitalista. Perchè lui ha i soldi. Perchè è il più forte. Non è un caso che l'idea che esista una giustizia relativa, una libertà relativa, una verità relativa, l'ha creta proprio la cultura borghese precapitalista.
Vince chi sa fissare le regole del gioco a suo vantaggio e i borghesi così hanno fatto.
Se continui a credere nella relatività del mondo giochi al loro gioco e il tuo destino è quello di essere fottuto.
Se proprio ti piace, continua pure ...
L'importante, per me, è che tu e Mr.Bean la finiate qui con questa sterile polemica

 
Alle 27 ottobre 2007 alle ore 18:53 , Anonymous Anonimo ha detto...

Tento, se possibile, un chiarimento della contesa. Non so se ci riuscirò, ma devo farlo per evitare di dover mettere il famoso filtro ai commenti. Cosa che mi dispiacerebbe molto.
Parlando di giustizia (ma anche di libertà, di verità, ecc...)sembra evidente che un ladro ed un derubato abbiano visioni diverse della cosa. E che tutto in fondo sia relativo al soggetto che "giudica". Così c'è la giustizia dell'operaio, che vuole eliminare "giustamente" i capitalisti. Ma poi occorre ammettere che c'è anche la giustizia del capitalista, che vuole "giustamente" conservare il capitale nelle mani di chi sa creare capitale, anche se ciò comporta lo sfruttamento di altri che non hanno questa inclinazione o questo talento.
Ma allora chi ha ragione?
Semplice: come nella giungla, la ragione è del più forte. E, caro il mio "giustizia operaia", l'operaio rimarrà convinto di avere la ragione e la storia dalla sua parte ma sarà sempre fottuto dal capitalista. Perchè lui ha i soldi. Perchè è il più forte. Non è un caso che l'idea che esista una giustizia relativa, una libertà relativa, una verità relativa, l'ha creta proprio la cultura borghese precapitalista.
Vince chi sa fissare le regole del gioco a suo vantaggio e i borghesi così hanno fatto.
Se continui a credere nella relatività del mondo giochi al loro gioco e il tuo destino è quello di essere fottuto.
Se proprio ti piace, continua pure ...
L'importante, per me, è che tu e Mr.Bean la finiate qui con questa sterile polemica

 
Alle 27 ottobre 2007 alle ore 19:11 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ma infatti è stato proprio per colpa di un certo bieco operaismo unilaterale che Falconara si trova in questa situazione. Gli operai (della raffineria) vengono prima di tutto poi i cittadini falconaresi. In questa maniera io credo che non si fà molta strada anche perché non ho molta nostalgia per es. né dello squallore degli slums inglesi nel periodo della rivoluzione industriale né dei racconti di come si "ben conviveva" negli anni 60 con la raffineria api. A forza di salvaguardare gli operai, Falconara si è ritrovata per altri 20 anni a dover convivere con un modo di produzione e di fare energia vecchio e lontano anni luce dalle forme meno impattanti per sostenibilità ambientale. Tralatro gli stessi sindacati non mi sembra che brillino per capacità di proposizioni alternative a questo modo di intendere lo sviluppo il lavoro ed il progresso. Grillo è un segnale e speriamo che anche altri lo accolgano, ma allo stato attuale non mi sembra che ciò sia possibile anche per via di una classe politica ancora incapace di capire le reali esigenze di noi cittadini e dei problemi che ci circondano.

 
Alle 27 ottobre 2007 alle ore 20:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

IL CAPITALISMO e il SOCIALISMO sostengono entrambi l'idea di produttivismo, entrambi sostengono di soddisfare l'esigenza del benessere sociale attraverso l'aumento illimitato della potenza produttiva.
RIVOLUZIONARIO è progettare una società della DECRESCITA.
La giustizia è nell'eguaglianza.

 
Alle 27 ottobre 2007 alle ore 21:07 , Anonymous Anonimo ha detto...

Premetto che non tutti gli operai sono contro i padroni , anzi, .. ed è questa la sconfitta .
Ma un governo di lavoratori necessitando di produzione e di energia , avrebbe mai costruito una raffineria o una centrale di qualsiasi tipo vicino le case(o viceversa) dei propri familiari? o comunque ci sarebbe stata una consultazione presa collettivamente.



Giu.Op.
passo e chiudo

 
Alle 29 ottobre 2007 alle ore 18:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

La tua convinzione nasce da una qualche prova tangibile? Ti risulta che in un qualsiasi governo dei lavoratori sia accaduto che i cittadini abbiano influenzato le decisioni in materia di energia o localizzazione di industrie (per negarle ovviamente) ?
Oppure sei di qelli che sono convinti che i governi comunisti e socialisti comparsi nel mondo sono stati cattivi interpreti dell'ideale e nutri ancora la fiducia che se l'ideale fosse applicato a dovere...
Se... appunto.
C'era un detto che non ricordo bene... chi mi aiuta? Diceva che "il "se" è il paradiso dei...

 
Alle 29 ottobre 2007 alle ore 19:01 , Anonymous Anonimo ha detto...

un governo e una societa' di eguali certo non sara mai perfetta comunque, , ma le decisioni prese collettivamente saranno condivise anche se drammatiche e non imposte "silenziosamente" dal padrone per trarre esclusimente profitto . se gli operai dell'api )(come di tuute le aziende) cominciassero ad avere una propria coscienza e non essere una specie di protesi dell'azienda allora javascript:void(0)
Publish Your Commentqualcosina si risolverebbe GIOP

 
Alle 30 ottobre 2007 alle ore 10:51 , Anonymous Anonimo ha detto...

Su questo sono pienamente d'accordo con te. Ma devo ancora farti notare quel.. "se.."

 
Alle 31 ottobre 2007 alle ore 19:32 , Blogger MoroSr ha detto...

Forse per dare un taglio al nodo gordiano basterebbe ricordare che una discussione come quella che stiamo facendo in questo blog sarebbe considerato un grave reato politico a cuba o in cina e che il dubbio sui limiti dello sviluppo nasce nell'europa capitalista (con tutti i suoi diversi capitalismi e le sue contraddizioni), non certo nei paesi collettivisti.

 
Alle 31 ottobre 2007 alle ore 21:25 , Anonymous Anonimo ha detto...

il capitalismo è uno solo , toglie a tanti per dare a pochi.. poi si lamentano se alcuni dei tanti vanno a fare visita nelle ville dei pochi

 
Alle 1 novembre 2007 alle ore 12:37 , Anonymous Anonimo ha detto...

.........uhmmmmm........

 
Alle 2 novembre 2007 alle ore 09:17 , Anonymous Anonimo ha detto...

Questo blog sta' diventando troppo incentrato su una discussione importante , ma troppo dispersiva, per la nostra realtà quodidiana: è tornato il momento che il dibattito torni sulle linee iniziali proposte dal blog per evitare di approdare al nulla dopo aver discusso di copitalismo e di potere operaio.
Confido in noi e sulla nostra capacità di cittadini di renderci conto dell'importanza di portare proposte nate anche da questo blog.
Un saluto a tutti.

 

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