X FALCONARA

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lunedì 10 settembre 2007

Impressioni di settembre

Il destino dell'amministrazione Recanatini sembra dipendere totalmente dalla Quadrilatero.
Tutti prendono parte ad una telenovela dalla trama sempre più ingarbugliata.
Nel 2006 la giunta Recanatini pose "importanti riserve" sull'operazione Quadrilatero, ma poi a dicembre alcuni partiti della maggioranza si dissero contrari alla revoca dell'adesione.
A giugno la Quadrilatero divenne addirttura indispensabile per salvare il bilancio (paradosso: in realtà Falconara è chiamata a finanziare la Quadrilatero con più di 9 milioni di euro di soldi nostri!).
La Regione intanto entra nella società Quadrilatero spa - creatura del governo Berlusconi, prima denigrata dalla sinistra come esempio di degenerazione liberista - e sia l'assessore verde Gianluca Carrabs che quello di Rifondazione comunista, nonchè castelfrettese all'anagrafe, Marco Amagliani si mostrano favorevoli.
Ma a Falconara i verdi, sulla Quadrilatero, escono dalla maggioranza (e ormai anche dal partito di Pecoraro Scanio). Rifondazione invece improvvisamente esce dal fronte del no sostenendo che la Quadrilatero è indispensabile perchè - come affermato pubblicamente - è preferibile "mangiare la merda" che andare al dissesto.
Poi nasce Sinistra Democratica che fa del no alla Quadrilatero un punto fermo e mette Recanatini di fronte a un bivio: cedere a un compromesso o andare al dissesto.
A Fabriano intanto, altro colpo di scena: Rifondazione vota no all'accordo di programma di Quadrilatero ( la trama si fa intrigante: ripensamento o tradimento?).
In Regione arriva il ministro Pecoraro Scanio che sulle centrai API non dice nulla, ma porta soldi alla montagna marchigiana e una nuova sede importante in Ancona: il segretariato dell'Adriatico e l'osservatorio del mediterraneo. E penso che basterebbe un gesto: portare quella sede a Falconara anzichè in Ancona, magari acquistando l'ex sede comunale, per vedere coperto il buco nel bilancio consuntivo 2006! (solo un esempio di come per una Regione con un bilancio da 9 miliardi all'anno non può essere un problema interevnire, senza porre ricatti, a coprire una spesa di 3 milioni,... sempre se si vuole)
E ora che succede?

Se non si trova un accordo è chiaro che si va al dissesto e la giunta Recanatini va a casa. In questo caso il partito democratico, comunisti italiani e rifondazione sarebbero i perdenti, mentre SD ed ex verdi vincerebbero probabilmente la classica vittoria di Pirro, con un comune commissariato.
Se invece si trova un accordo, su che base sarà posto?
Veramente crediamo che Falconara potrà essere liberata dalla Quadrilatero? E se così fosse, a quale prezzo? Forse quello di accettare la dissennata politica urbanistica immaginata da Recanatini, con la vendita delle scuole, lo sviluppo insediativo incontrollato nel territorio, il centro commerciale delle Pojole, il Porto turistico, il by-pass con la stazione ferroviaria sotto il cono di atterraggio dell'aeroporto? Magari anche l'accettazione delle centrali Api?
Ora sembra che Recanatini stia facendo una marcia indietro su alcune di queste questioni, ma dopo quello che è successo in questi mesi ci si può onestamente fidare?

Mi sorgono spontanee due considerazioni:
La prima è che non vorrei essere nei panni dei consiglieri di SD una volta raggiunto l'accordo, perchè si troveranno seduti a fianco di quelli di rifondazione. Quelli che hanno mangiato la merda della Quadrilatero... figuriamoci che alito avranno!
La seconda considerazione, più seria, è che mentre qui si gioca alla politica, Beppe Grillo per il Vday ha portato centinaia di migliaia di cittadini stufi in 179 piazze italiane.
Pensiamoci.

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21 Commenti:

Alle 10 settembre 2007 alle ore 18:29 , Anonymous Anonimo ha detto...

L'impressione che si evince leggendo i giornali è di una Falconara simile ai documentari della BBC sulla natura dove si vedono i leoni attorno alla preda oramai sfinita pronti a balzarle addosso per sbranarla. Ma adesso chi decide il destino di Falconara, Duca, Sturani ? Certo che siamo arrivati proprio alla frutta. C'è voluto un dissesto ormai vicino per capire (qualcuno ha capito, non tutti ) che bisogna risarcire Falconara. Falconara deve ormai capire che deve progettarsi il proprio futuro da sola. Questo problema finalmente è arrivato all'osso. Falconara deve continuare in questa maniera ? Con la spiaggia e l'immagine turistica a pezzetti per via dei continui sversamenti a cadenza mensile, con una situazione socioculturale ai minimi termini, con quartieri come Villanova Fiumesino diventati quasi dei ghetti, con un territorio il nostro messo quasi all'asta per chi offre di più. Basta. E' ora di dire basta. E' ora, come diceva lo slogan di qualcuno, di più partecipazione (ve lo ricordate ?) per chiarire una volta per tutte se Falconara debba essere il collettore di tutti quei problemi regionali che nessuno vuole accollarsi. I falconaresi devono essere padroni del proprio destino. Fate un convegno un congresso un meeting un raduno di studiosi un referendum un'agorà una festa dell'unità. Ditelo una volta per tutti che cosa questa città-territorio deve essere, ma per lo meno non ci prendete per il culo con questa storia del dissesto e della quadrilatero.

 
Alle 11 settembre 2007 alle ore 15:55 , Anonymous Anonimo ha detto...

Dai giornali di oggi siamo anche nelle mani della Amati e della Casagrande e come se non bastassero tutti questi personaggi, anche la prodigiosa dichiarazione della rsu del cam,non so' con quale autorevolezza e cognizione di causa, ci dice o quadrilatero o...
Poveri noi...a questo punto speriamo che i frati carmelitani e le suore di clausura dicano la loro sulla quadrilatero e sul dissesto di Falconara.
Auguri a tutti noi.

 
Alle 11 settembre 2007 alle ore 16:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ai tempi miei dicevano che i comunisti mangiavano i bambini. Adesso che tutti sanno che i comunisti mangiano qualcos'altro, dicono che il commissario mangia i bambini.
Li volemo lascià in pace sti pòri fioli?
Da quello che se legge sui giornali i fioli, semmai, deve avè paura proprio de loro!

 
Alle 11 settembre 2007 alle ore 20:42 , Anonymous Anonimo ha detto...

Che dire, sembrerebbe che le difficoltà dei Falconaresi alle prese con i politicanti locali siano almeno pari a quelle di Mr Bean nel breve video di cui allego il link, per quanti sforzi facciano sono sempre daccapo....ma non dispererei...Grillo ha mostrato che con i mezzi di comunicazione odierni non occorre un apparato di partito per mobilitare la gente, il tam-tam si fa anche attraverso la rete...sta solo ai diretti interessati cacciare gli inetti.
http://www.metacafe.com/watch/79042/mr_bean_stairs/

 
Alle 11 settembre 2007 alle ore 23:57 , Anonymous Anonimo ha detto...

attenti ai paraculi trasformisti.. e poi gia li conoscete

 
Alle 12 settembre 2007 alle ore 00:53 , Anonymous Anonimo ha detto...

Al di là dei possibili chimerici punti presentati da Sinistra Democratica sarebbe opportuno informare la gente sul possibile arrivo del commissario e di quello, in relazione allo stato di dissesto, che potrebbe fare. Io sinceramente non l'ho capito. Alcuni dicono che potrebbe vendere anche le nostre mogli...

 
Alle 12 settembre 2007 alle ore 08:25 , Anonymous Anonimo ha detto...

......Alcuni dicono che potrebbe vendere anche le nostre mogli......VIVA IL COMMISSARIOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!

 
Alle 12 settembre 2007 alle ore 10:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

ci vorrebbe un commissario a capo di un governo tecnico .. in definitiva un commissario tecnico

 
Alle 12 settembre 2007 alle ore 13:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

UNICA SOLUZIONE: Paghino di tasca loro in soldini contanti e/o con il lavoro volontario politici e gli iscritti dei partiti che hanno patecipato alla precedente amministrazione .

 
Alle 12 settembre 2007 alle ore 16:19 , Anonymous Anonimo ha detto...

Da wikipedia:
Scioglimento del consiglio comunale e provinciale [modifica]

Il commissario è nominato a seguito dello scioglimento del consiglio comunale o provinciale con lo stesso decreto di scioglimento, adottato dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell'interno, in esito ad una procedura avviata dal prefetto competente per territorio. Peraltro, iniziata la procedura ed in attesa del decreto di scioglimento, il prefetto, per motivi di grave e urgente necessità, può sospendere, per un periodo comunque non superiore a novanta giorni, il consiglio e nominare un commissario per la provvisoria amministrazione dell'ente.

Lo scioglimento del consiglio può essere disposto, ai sensi dell'art. 141 del D.Lgs. 267/2000:

* quando abbia compiuto atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico;
* quando non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per le seguenti cause:
o impedimento permanente, rimozione, decadenza, decesso del sindaco o del presidente della provincia (in tal caso, tuttavia, non si fa luogo alla nomina del commissario perché al sindaco o presidente subentra, fino alle nuove elezioni, il vicesindaco o vicepresidente della provincia);
o dimissioni del sindaco o del presidente della provincia;
o cessazione dalla carica per dimissioni contestuali, ovvero rese anche con atti separati purché contemporaneamente presentati al protocollo dell'ente, della metà più uno dei membri assegnati (non computando a tal fine il sindaco o il presidente della provincia);
o riduzione del consiglio, per impossibilità di surroga, alla metà dei suoi componenti;
* quando non sia approvato nei termini il bilancio;
* quando l'ente, con più di mille abitanti, sia sprovvisto dei relativi strumenti urbanistici generali e questi non siano adottati entro diciotto mesi dalla data di elezione degli organi (in questo caso, il decreto di scioglimento è adottato su proposta del Ministro dell'interno di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti).

Un'altra ipotesi di scioglimento del consiglio è prevista dall'art. 143, quando emergono elementi su collegamenti diretti o indiretti degli amministratori con la criminalità organizzata o su forme di condizionamento degli amministratori stessi, che compromettono la libera determinazione degli organi elettivi e il buon andamento delle amministrazioni comunali e provinciali, nonché il regolare funzionamento dei servizi alle stesse affidati ovvero che risultano tali da arrecare grave e perdurante pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica. In questo caso lo scioglimento è disposto con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri.
Ci sono tanti motivi perchè si passi al commissariamento di un ente pubblico ma, oltre a quelli già appalesati in questo blog, di ordine economico e politico, mi fa molto pensare l'ipotesi dello scioglimento del consiglio sulla base dell'art. 143....ognuno provi a trarre qualche conclusione o a porsi qualche dubbiosa domanda...

 
Alle 12 settembre 2007 alle ore 16:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sempre sull'ipotesi del dissesto riporto quanto desunto dal
documento emanato dal
Ministero dell’Interno Maggio 2007
“Il dissesto finanziario negli enti locali alla luce del nuovo assetto normativo”

Entro 3 mesi dalla data di emanazione del DPR di nomina dell’organo di liquidazione il Consiglio dell’Ente delibera e presenta al Ministero una ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.
IL riequilibrio si ottiene con:
ATTIVAZIONE DI ENTRATE PROPRIE
- ICI al 7 per mille per il periodo di durate del risanamento
- Tasse e imposte di istruzione nella misura massima
- Tassa rifiuti e servizi in misura tale da assicurare la copertura totale dei costi di esercizio
RIDUZIONE SPESE CORRENTI
- eliminazione di ogni previsione di spesa che non abbia per fine l’esercizio dei servizi pubblici indispensabili
- rideterminare la dotazione organica del personale (in base a parametri stabiliti) collocando in disponibilità il personale in soprannumero
(Il Ministero provvede alla copertura delle spese per la messa disponibilità per tutta la durata della stessa)
- ridurre la spesa per il personale a tempo determinato al 50% della spesa sostenuta nell’ultimo triennio
comprimere tutte le spese (affitti, agevolazioni,..) non strettamente indispensabili
- individuare gli eventuali beni patrimoniali non indispensabili da alienare

sebbene non sia prevista la copertura del debito da parte dello Stato, e tutto l’onere del risanamento sia ormai a carico del bilancio comunale, qualora emergano difficoltà a coprire il debito con le normali procedure di risanamento è previsto un fondo speciale per gli enti dissestati (vedi Taranto)

Non so dire se il dissesto comporti conseguenze così catastrofiche come viene palesato.
Sicuramente è una cosa grave sul piano economico per i cittadini. Per contro riporto una considerazione, tratta dal documento ministeriale, sulla funzione quasi “catartica” che il dissesto porterebbe con se a livello sociale e politico per le comunità locali:
“si deve rilevare che nella maggioranza degli enti dissestati il risanamento ha funzionato e lo si può vedere soprattutto nei piccoli comuni che, dopo gli anni del dissesto, sono fioriti nel vero senso della parola”.
Che sia la “cura da cavallo” che serve alla nostra città per uscire dal suo cronico stato di deperessione?

 
Alle 12 settembre 2007 alle ore 17:23 , Anonymous Anonimo ha detto...

Motivo in più per sollecitare i nostri rappresentanti politici a sollevare il problema Falconara a livello non solo locale ma interregionale e nazionale. E' mai possibile che solo adesso si parla di problema Falconara. Vent'anni fà non esisteva l'a.p.i. ? Solo adesso si ricordano di Falconara, perchè c'è da firmare la Quadrilatero ! Un po' di coerenza per favore... e sopratutto fate lavorare i nostri parlamentari a Montecitorio, così almeno si guadagnano quello "straccio" di stipendio visto che sono pagati con le nostre tasse !

 
Alle 12 settembre 2007 alle ore 20:18 , Anonymous Anonimo ha detto...

allora perche sempre in base all'articolo 143 non è stato commisariato il consiglio dell'amministrazione precedente?

oppure vogliamo benedire chi ha creato il dissesto?

a poi dov erano gli adulti di falconara degli anni 50 e 60 mentre peretti costruiva l'api? ci sono state proteste?

l'eredita di tutti questi citati sopra è merda merda a pranzo e cena che ci tocchera' ingoiare per decenni se non si scende subito in strada tutti

 
Alle 13 settembre 2007 alle ore 13:49 , Anonymous Anonimo ha detto...

Questa mattina ho ascoltato una intervista di una radio locale al sindaco Recanatini, preoccupato perchè temeva che le accise dell'API non sarebbero arrivate in tempo utile (direi ne aveva la certezza) per evitare la bancarotta del comune, se sinistra democratica fosse rimasta sulle proprie posizioni sulla quadrilatero (io mi auguro che ci rimanga ben salda). Alla domanda del giornalista: "Ma allora se SD rimanesse nelle sue posizioni lei confermerebbe le sue dimissioni?" il sindaco ha tentennato un paio di secondi dopo i quali ha risposto:...be...si....a quel punto devo proprio farlo(il senso è questo, le parole precise non le ricordo). Cari amici di SD, è meglio un uovo oggi (peraltro già fraido) o una gallina domani, ovvero i voti di riconoscenza dei falconaresi che hanno a cuore una Falconara diversa, che si potrà certamente fare col concorso delle forze civili e vitali che pure, gratta gratta sotto il bitume dell'api, ci sono? Direi che se fosse una partita a poker io giocherei fino in fondo....andrei proprio a vedere le carte del sindaco. Auguri a tutta Falconara e ai falconaresi, anche a quelli che ci sono nati e che non ci vivono come me e che hanno a cuore ugualmente questo paese bistrattato. Meglio un sacrificio oggi, definitivo, che ti dia la forza di risollevare la testa e di affrancarti dai lacci degli interessi incrociati di coloro che di Falconara non gliene può importare di meno....e Dio solo sa quanti sono...uhmm...forse non solo Dio....Alhoa fratelli.

 
Alle 13 settembre 2007 alle ore 19:00 , Anonymous Anonimo ha detto...

Vedremo se sd rimarrà coerente come finora ha affermato, nel frattempo vorrei ricordarvi che dal sito dei comitati cittadini
http://www.mclink.it/personal/MF8408/ ho appreso che stasera c'è al centro Pergoli un incontro con la cittadinanza alle 21 e lunedi 17 alle ore 9 sempre al Pergoli c'è un'assemblea del parlamento dei cittadini...Credo sarebbe opportuno essere presenti nel numero maggiore di persone ad entranbi gli appuntamentamenti.
Saluti.

 
Alle 13 settembre 2007 alle ore 19:47 , Blogger MoroSr ha detto...

Personalmente penso che, come per un'azienda, quando i conti sono fuori controllo, si debbano portare i libri in tribunale. Considero il commissario il maggior garante di un processo trasparente di risanamento. A vantaggio di tutti: dei cittadini e dei lavoratori.

 
Alle 14 settembre 2007 alle ore 09:10 , Anonymous Anonimo ha detto...

Questa mattina ho preso in mano un lbretto (quanto a dimensioni) di Konrad Lorenz, che mio figlio avrebbe dovuto leggere durante le vacanze estive, dal titolo: "Gli otto peccati capitali della nostra civiltà" .... Nella noia dell'attesa della purificazione corporea mattutina apro il libretto, che neanche a dirlo era ancora nuovo di zecca, e leggendo a proposito del processo evolutivo del sapere umano non ho potuto fare a meno di portare il pensiero alla situazione politica falconarese ma più in generale nazionale, e alle difficoltà di cambiamento di situazioni consolidate, all'amore per le proprie convinzioni che a volte impedisce di vedere più lontano del proprio naso. Cito Konrad che nella fattispecie si riferiva a ipotesi di tipo scientifico, ma ritengo che il meccanismo mentale che si innesca valga per qualunque argomento:
"La maggioranza di noi, è bene esserne consapevoli, ama le proprie ipotesi e, come dissi una volta, è un esercizio certamente doloroso, ma che mantiene giovani e sani, quello di dedicarsi ogni giorno, come una ginnastica mattutina, a gettare a mare un'ipotesi prediletta".
Se sostituiamo la parola ipotesi con la parola "convinzione", ecco che appare sorprendentemente chiaro uno dei motivi, forse il principale, per cui i cambiamenti politici delle persone oneste che votano non per convenienza della propria tasca o peggio delle tasche altrui, sono così difficili. Da questo punto di vista è quindi apprezzabilissimo chi riesce a rompere, spesso con dolorosa angoscia, il cerchio della propria convinzione guardando finalmente in faccia la realtà delle cose.
Vorrei stimolare i consiglieri comunali onesti di Falconara e, presuntuosamente, tutti coloro che si occupano di politica, a valutare i benifici dei cambiamenti radicali, sempre democratici, che a volte dolorosamente sono necessari per uscire da un vicolo cieco. Cambiare per una giusta causa non significa tradire qualcuno o qualcosa, significa esercitare in piena coscienza il proprio diritto-dovere di consigliere, semmai a tradire (le aspettative di chi li ha votati) sono gli altri.
A tutti i politici, piccoli e grandi, che invece presidiano i propri interessi, invio un sonoro Vaffa!!!!!!!!!!! alla Beppe Grillo, che campi altri cinquant'anni almeno e pure in salute. Hola amigos, nos vemos luego....

 
Alle 14 settembre 2007 alle ore 11:08 , Anonymous Anonimo ha detto...

chi sei antonio banderolas?

 
Alle 14 settembre 2007 alle ore 11:57 , Anonymous Anonimo ha detto...

caro anonimo, la banderolas gira come tira il vento, qua io sostengo il contrario semmai, quindi mi starebbe bene banderolas de fero, uahuahuah, a mas tarde y hasta la victoriaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!

 
Alle 15 settembre 2007 alle ore 09:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ieri sera all'asta-mercato Pergoli con i battitori che vendevano pezzi di territorio falconarese (purtroppo al ribasso !) mi ha sconfortato sentire un assessore regionale dire che non è possibile dare una parte dell'IRAP a Falconara perchè dopo tutti gli altri comuni farebbero la stessa cosa. Ma Falconara rispetto a gli altri comuni ha la RAFFINERIA e l'AEROPORTO O NO ? Se queste sono le parole di uno che tra l 'altro è pure di queste parti siamo messi male. Falconara non solo non deve firmare la quadrilatero perché è una fregatura ma deve esigere da tutti questi signori che venga riconosciuto un risarcimento per tutto il danno ambientale sociale che ogni giorno subisce. N.B. Forse sarebbe meglio non dare soldi a paesi come Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello che non vogliono stare nella nostra regione e vogliono entrare nella provincia di Rimini.

 
Alle 15 settembre 2007 alle ore 09:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

attenzione . il risarcimento ok. ma chiedere soldi all\'api potrebbe essere rischioso , potrebbe leggittimare loro presenza :\" noi paghiamo che volete?\" e inoltre potrebbe essere un gioco dei politici per salvare capra e cavoli sembrano fare il bene della citta ma con il beneplacito della raffneria. a meno che non si fa pagare una tassa talmenta alta che invoglierebbe l\'api a lasciare falconara , altrimenti si rischia di potenziare il suo ruolo di sponsor falconarese , ma i danni alla salute rimangono soldi o non soldi. è questo che conta , e che i falconaresi vecchi e nuovi non possono tollerare .

 

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