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lunedì 28 gennaio 2008

Falconara abbandonata / 3 : L'Api desidera avere un rapporto con noi... ma di che tipo?

"Ambiente, Responsabilità, Sviluppo"
"costruire un rapporto virtuoso tra siti industriali e territorio"

Così il titolo del congresso organizzato dall'Api che si terrà in Ancona il 5 febbraio prossimo (con il patrocinio di Regione, Camera di Commercio e Ass.industriali)
Quindi l'Api intende stabilire un rapporto virtuoso con il territorio. Bene.
La prima riflessione, che mi scaturisce spontaneamente, è che , evidentemente, si ammette che fino ad oggi il rapporto dell'Api col territorio proprio virtuoso non è stato.
La seconda riflessione si muove più lenta e prende via via forma di domanda: di che tipo di rapporto si sta parlando?
A pensarci bene riconosco soltanto due tipi di rapporto virtuoso possibili con un territorio e con una comunità che lo abita: quello di natura economica e quello di natura affettiva.
Il primo prende di solito la forma di un contratto o di un patto che sancisce la reciproca convenienza.
Per poter essere virtuoso, il patto economico deve essere giusto, il che vuol dire paritetico nella quantità e qualità del vantaggio reciproco.
Chi si occupa di affari internazionali sa quanto sia difficile ottenere patti economici virtuosi tra soggetti dissimili in termini di potere economico e politico. Il problema del terzo modo è lì a testimoniare che quando per i paesi poveri, nei confronti di quelli ricchi, la capacità di contrattazione è pressochè zero, qualsiasi patto finisce per perpetuare la dipendenza e l'indebitamento dei paesi deboli.
Per fare un esempio è come se noi cercassimo qualcosa di virtuoso nel rapporto che si può generare al semaforo di una strada urbana tra la ragazzina che chiede l'elemosina e il signore benestante che la guarda dietro i vetri fumè della sua audi ultimo modello.
Allo stesso modo, che potere contrattuale ha oggi Falconara nei confronti dell'Api? Che opzioni di scelta ha in questo contratto che oggi l'Azienda ci propone?
O tenersi il dissesto peri prossimi 30 anni o accettare le nuove centrali!
Ma in questo non riconosco nulla di virtuoso, e non riconosco nemmeno un contratto. Questo assomiglia ad una brutta forma di ricatto velata di ipocrisia e di una sottile perversione.
Viene in mente la drammatica vicenda della madre nel film "la scelta di Sophie", costretta a scegliere quale dei sue due figli mandare a morire nel campo di concentramento nazista. Così ai falconaresi di chiede di scegliere a cosa rinunciare tra l'orgoglio e la salute, tra il presente ed il futuro.
No, decisamente il rapporto virtuoso di cui parla l'Api non può essere di natura economica.

Ma allora forse si tratta di un rapporto affettivo. In altri termini, di una vicinanza nella visione di un futuro in comune, che potrebbe legare le aspirazioni dell'Azienda e quelle della comunità locale. Una comune prospettiva di sviluppo e di benessere.
Probabilmente c'è stato un periodo, negli anni 50-60, in cui c'è stata una sorta di infatuazione dei falconaresi nei confronti dell'Api, tanto da porla all'interno dei loro pensieri per una Falconara del futuro. Ma credo di poter dire che oggi quest'affezione non esiste più. Anche coloro che oggi difendono l'Api si basano sull'assunto che sarebbe preferibile un futuro senza la raffineria, ma che tuttavia occorre essere realisti....
Mille sono i motivi di questa disaffezione, motivi culturali, generazionali, ma anche derivati da una progressiva sfiducia verso i comportamenti dell'Azienda e verso le sue vane promesse.
Falconara assomiglia ad una donna tradita più volte dal marito che non crede più alle promesse del partner su un suo cambiamento futuro e che nel guardarlo prova soltanto fastidio e voglia di costruirsi una nuova vita.
E perchè infatti dovrebbe continuare un rapporto che non c'è? per rispettare l'istituzione familiare davanti alla Chiesa?
Allo stesso modo, perchè Falconara dovrebbe continuare a vivere con un partner che non desidera più? per rispettare forse gli equilibri politico-istituzionali davanti alla Regione?
Assurdo! Siamo già separati in casa. L'unica possibilità futura è quella di iniziare a concordare le modalità per un divorzio, nei tempi giusti, senza soffrirne e possibilmente restando amici. Se non per altro, per la lunga storia vissuta insieme.

Ma se poi, al di là di tutti questi discorsi, ciò che vi interessa è portare avanti i vostri progetti con o senza l'assenso dei falconaresi, allora fatelo perchè ne avete la forza ed il potere, e smettetela di cercare di usare unguenti perchè questo non renderà certo la cosa più sopportabile.

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