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sabato 9 febbraio 2008

Falconara abbandonata / 5: come in una colonia

La questione del by-pass, ritornata prepotentemente d'attualità con la delibera a sorpresa del CIPE che ha finanziato l'intervento per 204 milioni di euro, ha avuto sviluppi che mi hanno sollecitato nuovamente alcune riflessioni già da tempo maturate.
Mi hanno colpito, in particolare, le affermazioni del Presidente della Provincia e dell'assessore regionale alle infrastrutture, secondo le quali la realizzazione del by-pass non sarebbe incompatibile con il progetto di arretramento della ferrovia. Anzi, tornerebbe utile in vista della realizzazione della ormai mitica "metropolitana di superficie".

Nel leggere tali affermazioni mi era venuto dapprima il dubbio si trattasse di uno scherzo, e mi è tornata in mente la parodia che Crozza fa di Veltroni: "é vero questo , ma anche quest'altro, ma anche...."
Purtroppo però queste affermazioni non sono uno sketch di satira, sono affermazioni istituzionali che come tali dovrebbero avere un requisito essenziale: quello di essere VERE.
E' tuttavia evidente come sia sul piano tecnico che finanziario, si tratti di affermazioni non vere.
Basta confrontare i dati dei flussi passeggeri della nostra zona con i requisiti che deve avere una linea di trasporto su ferro (vedi requisiti UNI 8379 - pubblicati sul sito http://www.metroitaliane.it/) per accorgersi che l'unica soluzione realmente applicabile al caso di Ancona è la "metrotranvia", che è sostanzialmente un dispositivo da strada su corsia preferenziale e che non ha affatto bisogno di un'opera colossale come quella del by-pass!
Ma allora perchè ci raccontano fesserie? Perchè insistono a venderci per buone informazioni non corrette?
Politici incompetenti, arroganti, circondati da tecnici anch'essi incompetenti e supini, questo è il male dell'Italia - si dice - Ma io non sono affatto d'accordo su questo.

Penso invece che la politica in Italia, espressione di una classe imprenditoriale quella sì incompetente, arrogante, arraffona e spesso impastoiata alle organizzazioni mafiose, abbia ormai accettato il ruolo del parafulmine, della copertura, di chi con grande faccia tosta prende gli schiaffi al posto di chi veramente comanda.
In altri termini i partiti hanno il compito di sporcarsi le mani tra la gente, di imbonirla, di raggirarla per coprire gli affari dei loro capi-mandamento, per i quali lavorano.
"Facci sognare" diceva D'Alema a Consorte che tentava le scalate tra i gruppi bancari con i soldi maturati sulle spalle dei correntisti (le famose plusvalenze di marxiana memoria) e in modo analogo si comportano le centinaia di politici inquisiti nei partiti di destra, di centro e di sinistra. Come si trattassero di squadre interessate solo a vincere il campionato degli affari.
Squadre in cui ognuno recita un ruolo (e quello del politico è certo di primo piano) ma che hanno una loro cupola, ben protetta, che tira le fila.

Mi torna in mente ciò che diceva Ghandi agli indiani: se vogliamo liberarci dal colionalismo inglese non serve prendersela con i govarnatori locali. Quelli sono soltanto dei fantocci mandati qui a prendersi gli sputi e l'odio della gente. Occorre rivolgersi a chi realmente comanda con parole di pace e colpire i loro interessi economici per indulrli ad ascoltarci seriamente.

In fondo la situazione di Falconara non è dissimile a quella di una qulsiasi terra colonizzata.
Penso sia il caso di ignorare i burattini del sistema dei partiti ed iniziare a guardare negli occhi chi detiene il potere, con lo sguardo sereno ma deciso, come insegnava Ghandi.
Ma deve essere tutta la comunità a farlo, ed in prima fila le persone più autorevoli, gli imprenditori, l'amministrazione locale.

E' ora di passare dall'impegno civico alla presa di posizione civile.

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7 Commenti:

Alle 9 febbraio 2008 alle ore 20:51 , Anonymous Anonimo ha detto...

sono d'accordo con gandhi , ma sostituirei "parole di pace" con qualcos'altro che per ora non mi viene in mente...

 
Alle 10 febbraio 2008 alle ore 00:12 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il problema è colpire quei "interessi". Come fai a colpire gli interessi di in 1 impresa come l'api. Vai a piedi, usi la bicicletta, metti o compri la macchina a metano ? E tutti gli altri ? Purtroppo (dico purtroppo) siamo in 1 economia che usa per la maggior parte combustibili fossili e per adesso (fino a che il petrolio non costerà 1 "botto") ancora non vedo questa decisa voglia di cambiare da parte di tutti noi. Mi vorrei sbagliare, ma io la vedo così. C'è troppo allineamento, politici, informazione, imprenditori (quali, quelli falconaresi ? E dove stanno ? Si sono mai fatti sentire ? Ma per favore ...

 
Alle 12 febbraio 2008 alle ore 09:12 , Anonymous Anonimo ha detto...

C'avranno pure la mondezza ... Napoli Est riparte dalla Kuwait
Scritto da Claudia Ceci - Manuela Giordano

"Non saranno quattro bidoni dell'immondizia a fermarci". Il sindaco Rosa Russo Iervolino ha esordito così durante l'incontro organizzato questa mattina dalla società 'Kuwait raffinazione e chimica (Krc)' sulla riqualificazione urbana dell'area est di Napoli.

"È un'operazione estremamente positiva - ha detto il sindaco - perché coinvolgerà l'intera area orientale e sarà un motore di sviluppo anche per tutto il resto della città".

Il progetto riguarda lo smantellamento degli impianti della ex raffineria e della ex produzione aromatici, la bonifica del territorio e la riqualificazione urbana. La Kuwait ha presentato ai potenziali investitori privati il piano con dettagli architettonici e finanziari.

"Si prevede la realizzazione di un parco di 150 ettari e di 1250mila metri quadrati da destinare a residenze, servizi, attrezzature urbane e industrie pulite su un territorio di 430 ettari", ha spiegato l'architetto e coordinatore del progetto Carlo Gasparrini. "Prima, però - ha continuato -, si procederà alla bonifica dei suoli e delle acque e a un ripensamento delle infrastrutture".

L'intervento è previsto nella variante del Prg 2004. L'area di proprietà della società è di 37 ettari e i costi di bonifica si aggirano intorno agli 80 milioni di euro.

"L'area è sempre stata vissuta come una barriera - ha aggiunto -. Adesso potrebbe diventare un'opportunità. Il parco diventerà una fonte di energia rinnovabile sulla scia di modelli europei come il grande pannello fotovoltaico di Barcellona".

La Kuwait aveva trasmesso già nel 2006 il progetto di bonifica che prevedeva la realizzazione degli interventi. "Abbiamo ritenuto di dover essere il motore di quest'operazione - ha concluso il presidente della Krc Carlo Picchiotti - e possiamo essere il traino per uno sviluppo virtuoso".

Fonte: www.unisob.na.it

 
Alle 16 febbraio 2008 alle ore 10:43 , Anonymous Anonimo ha detto...

nonsoloAPI :
via da falconara i SUV portatori di pericolo e inquinamento .
vita dura per i gipponi !!

 
Alle 23 febbraio 2008 alle ore 12:02 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mi permetto di lasciarvi queste parole tratte dal sito www.beppegrillo.it ...ognuno tragga le proprie conclusioni.
Gli onesti sono il vero problema dell’Italia. Senza questa infame
categoria di individui potremmo vivere in pace, senza denunce,
scandali e la moglie di Mastella confinata a Ceppaloni.
L’Italia sarebbe pacificata e serena
Gli onesti sono i veri diversi. Sono loro i disadattati. Tutti gli
altri cittadini hanno gli occhi bianchi, senza pupille. Vedono la
realtà attraverso Fede, Riotta, Vespa, Mentana, Ferrara. Gli onesti
hanno occhi normali, vedono il mondo com’è, non come dovrebbe essere.
Sono pericolosi. Alieni da sterminare.
La società italiana li sta contrastando con azioni efficaci, anche
se non ancora risolutive. Diverse categorie stanno producendo anticorpi
in proprio. I giornalisti onesti sono sotto scorta, come Saviano, o
possono scrivere solo su quotidiani assistiti che nessuno legge, come
Travaglio. I giudici dotati di pupilla, quelli che vedono Berlusconi
e D’Alema per ciò che sono, finiscono sotto processo. Il CSM fa sempre,
senza sconti, gli interessi del Paese. La categoria dei politici è
quasi perfetta, gli onesti non sono più un problema, sono scomparsi.
Gli occhi di Geronzi sono i più bianchi del pianeta Italia.
Una garanzia per le bancarotte e gli AIDS-bond. Il sistema bancario con
lui è al sicuro da contagi della feccia degli onesti, del resto
emarginata o riparata all’estero.
Se l’informazione, la politica e la finanza sono sotto controllo,
esistono, purtroppo, ancora nella popolazione frange di delinquenti
anti sistema, anti inceneritori, anti condannati in Parlamento,
anti base Nato Dal Molin, anti mafia, anti camorra, anti TAV in
Val di Susa, anti privatizzazione dell’acqua, anti conflitto di
interessi.
Gente subdola che, attraverso una palese manifestazione di onestà,
vuole in realtà andare contro gli interessi del Paese. Gente
antidemocratica. L’onestà in Italia è sovversiva. Ma a questa
fastidiosa anomalia verrà posto rimedio. Il quinquennio berlusconiano
che ci attende sanerà finalmente la parte infetta della nazione.
Dopo ci saranno solo occhi bianchi e capelli finti come tutto il resto. Gli onesti diventeranno leggenda.

Saluti Andrea

 
Alle 11 novembre 2008 alle ore 18:58 , Anonymous Anonimo ha detto...

People should read this.

 
Alle 17 marzo 2010 alle ore 06:44 , Anonymous Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

 

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