X FALCONARA

spazio libero di chi vuole un futuro migliore per la nostra città

giovedì 17 aprile 2008

Chi è causa del suo mal, pianga se stesso...

Dopo il risultato elettorale moltissimi mi hanno fatto i complimenti per il bel risultato raggiunto, soprattutto per il consenso personale ottenuto. Ho ringraziato, come si deve fare, per cortesia. Ma questo non mi ha sollevato affatto da un malessere che mi ha colto e si è trascinato per un paio di giorni.
Abbiamo dato l'anima per cercare di far capire ai Falconaresi l'urgenza e l'importanza di un cambiamento di rotta. Ci siamo autofinanziati. Abbiamo parlato di cose concrete. Gli unici a fare proposte serie di governo per la città. Ma non è bastato.

Il PD è aumentato. La gente continua a votare le persone che da anni hanno portato allo sfascio la città!

Dall'altra parte il PdL ha raccolto il voto di protesta di coloro che giustamente pensano che non si può continuare a votare chi ha governato male, ma, senza rendersene conto, si sono affidati ad un partito che assomiglia al Pd come una goccia d'acqua, specie nella sottomissione degli interessi locali a quelli delle grandi lobbies economiche (Quadrilatero, Api, by-pass...).

Sentite cosa hanno da dire i cittadini di Fiumesino sull'atteggiamento del PD e PdL rispetto ai loro problemi! Lodolini e Brandoni non si sono neanche presentati all'assemblea organizzata dai cittadini per discutere sul by-pass. Evidentemente non avevano la faccia di dire alla gente che Fiumesino è stata già sacrificata sull'altare degli Dèi.
Al convegno di Veltroni c'era Brachetti Peretti (il figlio) seduto in prima fila. Al convegno di Berlusconi c'era Brachetti Peretti (il padre) seduto in prima fila. Li' Lodolini e Brandoni ci sono andati e non hanno trovato nulla di disdicevole, da falconaresi, su una così esplicita vicinanza tra il loro partito e il padrone della Raffineria.

Abbiamo parlato da falconaresi ai falconaresi, e da castefrettesi ai castelfrettesi.
Ma forse il problema è che i falconaresi e i castelfrettesi non ci sono più. Sono una sparùta minoranza, in mezzo a un mare di immigrati italiani come spesso accade sono i primi ad avventarsi contro gli ultimi arrivati, gli extracomunitari, e votano Forza Nuova, in difesa di una patria che neanche conoscono, a cui non si sentono di appartenere.

Gente delle campagne, buona gente, ma abituata da secoli alla sottomissione. Abituata ad avere un padrone, da denigrare di nascosto, ma al quale portare una gallina per chiedere un favore: un posto per il figlio, un aiuto. Gente abituata a farsi gestire la roba e la propria stessa esistenza da un protettore. Gente che se viene lasciata sola a decidere della propria vita, se deve combattere, ha paura delle conseguenze e cerca subito un nuovo padrone. Tutto per convenienza, per stare al sicuro. Con poco più di niente, ma al sicuro.

Eppure c'era un tempo in cui i falconaresi erano gente di mare. Ribelli per istinto. Con lo sguardo aperto sull'orizzonte. Impossibili da sottomettere.
Eppure questa è ancora la nostra natura e lentamente ritornerà fuori se chi ha coraggio continuerà a dare l'esempio.

Per questo non voterò nè Lodolini nè Brandoni, non darò questa soddisfazione ai loro comuni padroni, quei padroni di Falconara che già si sfregano le mani.

Me ne andrò al mare, a caricarmi di nuova energia per continuare a battermi: per la nostra terra, per la nostra gente, per la legalità, per la democrazia.
Spero di incontrarvi là.

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20 Commenti:

Alle 17 aprile 2008 alle ore 12:58 , Anonymous Anonimo ha detto...

Spero che pioverà.

 
Alle 17 aprile 2008 alle ore 17:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

Carlo, tanti di noi hanno cruduto e sperato nel tuo progetto, si sono spesi per far conoscere le tue e le nostre idee, non siamo maggioranza ma un buon risultato lo abbiamo comunque ottenuto, spero sia solo il punto di partenza per coltivare un sogno, quello di vivere in una città dove il bene comune sia al di sopra di qualunque interesse di parte.
Anch'io ho incontrato persone con la faccia "muffa" per il risultato,d'altra parte molti ed io per primo pensavamo "fusse che fusse la volta bona", a tutti ho detto che questo è solo l'inizio.
Forza ragazzi cerchiamo di far valere la nostra forza e non lasciamoci schiacciare..
con te Carlo ci vediamo al mare.

 
Alle 17 aprile 2008 alle ore 18:20 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ho votato per te, per la tua competenza, per la tua squadra e perchè negli altri vedevo il nulla o il contrario del "futuro possibile". Ma mi sento fortemente ferita quando parli di gente di campagna che offre una gallina per un favore al padrone. Dalla gente di campagna viene l'esperienza di chi lotta con le stagioni e le stagioni avverse. Di chi risparmia per poi far festa fino all'ubriacatura. LA gente di campagna capisce prima se il padrone è degno di rispetto. Forse hai preso in prestito una metafora per spiegare un tuo pensiero, lo intendo.
Grazie per averci dato una possibilità in mezzo ad 7 desolanti semiprogetti.

Chiara

 
Alle 17 aprile 2008 alle ore 20:22 , Anonymous Anonimo ha detto...

Purtroppo è esattamente come hai detto. Servire il padrone comporta consistenti vantaggi: si ottengono infatti in cambio consistenti vantaggi dal punto di vista personale (un esempio è quello delle poltrone assegnate a seguito del rilascio della concessione all'API). Speriamo che al mare sia bel tempo, almeno i miei bambini potranno giocare...

 
Alle 18 aprile 2008 alle ore 09:58 , Anonymous Anonimo ha detto...

rispondo a Chiara per tranquillizzarla: la mia era solo una metafora per evidenziare un diverso tipo di approccio verso il mondo. La campagna è sinonimo di conservazione e "sopportazione", il mare è sinonimo di insofferenza e cambiamento. Non c'è alcuna intenzione di denigrare la cultura contadina, a mio parere nobilissima e saggia, dalla quale, in um modo o nell'altro, deriviamo tutti noi marchigiani.
Carlo

 
Alle 18 aprile 2008 alle ore 10:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

carlo, volevo comunicarti che quello che hai scritto rappresenta esattamente il mio stato d’animo attuale. Solidarietà per consenso ottenuto, delusione perché non sia stato sufficiente, fiducia nel riedificare dalle macerie. C’erano tempi in cui (L’oblò) si provava ugualmente a contrastare l’asservimento passivo, a socializzare gli aspetti critici e la vulnerabilità della nostra città, a partecipare e condividere attivamente il nostro farci portavoce dei cambiamenti necessari per il benessere di tutti. ricordi quando la direzione dell’Api – all’indomani di una tua analisi sulle nuove centrali – ci “mandò” a chiamare con il solo fine (intimidatorio?) di guardarci in faccia e verificare l’innocuità o meno di questo manipolo di ribelli? E noi che eravamo andati fiduciosi nell’illusione di ottenere risposte ai nostri interrogativi di sostanza. E ti dirò fa un po’ male vedere ancora oggi arrivare in certe case quella testata completamente spogliata di ogni riferimento a...periodico di solidarietà sociale e libera opinione. Quel cucale da te disegnato non domanda più un cazzo. Un saluto. Con stima. sebastiano

 
Alle 18 aprile 2008 alle ore 10:16 , Blogger Paolo B. ha detto...

All'anonimo che spera che piova, ribatto che io starò a casa comunque con la mia famiglia: non vado certo a votare due persone che non mi rappresentano.
Concordo con Chiara, forse il paragone fatto con la gente di campagna è troppo forte, ma esprime quello che Carlo ha voluto dire: ci sono persone che per avere una poltrona o dei vantaggi sono disposti a vendersi. E francamente sono deluso e amareggiato da certi comportamenti: si lamentano di cme va a Falconara e poi vanno a votare chi Falconara l'ha portata in questo stato e chi non ha fatto nulla per fermare chi sbagliava.
Ma l'esperienza della lista civica per me continua: i cittadini devono sapere che c'è qualcuno che lotta davvero per il bene loro e della città!
Per questo, mi permetto qui di ringraziare Carlo di avermi dato la possibilità di fare qualcosa per la mia città.
Grazie, Paolo

 
Alle 18 aprile 2008 alle ore 10:42 , Blogger Simonetta ha detto...

Sfruttando la possibilità di voto disgiunto ho votato per Brunelli sindaco, anche se sono iscritta in un partito di sinistra che sosteneva Lodolini, perché il suo programma per Falconara mi sembrava più lucido e concreto.
Sono dell’opinione, però, che alle sue qualità di urbanista ed ecologista non si aggiunge la qualità di dirigente politico.
La sua proposta di non votare al ballottaggio (con l’invito ad andare al mare, di netto sapore craxiano) è infatti assolutamente qualunquista (tralascio qualunque commento sulle caratteristiche psicologiche e comportamentali dei bifolchi falconaresi, di cui Brunelli favoleggia) e non contribuirà certo al buon governo della città.
I due candidati al ballottaggio fanno riferimento a forze diverse, e quindi saranno diverse le pressioni a cui potranno essere sottoposti e le decisioni che prenderanno.
Scegliere di non andare a votare significa semplicemente scegliere di non partecipare alla cosa pubblica.
Di conseguenza, quel cittadino/a non votante non avrà diritto né di lamentarsi, né di criticare né di fare altre e migliori proposte. Insomma, significa arrendersi a priori e suicidarsi politicamente.
Non mi sembra affatto un buon consiglio da dare ai propri concittadini!

 
Alle 18 aprile 2008 alle ore 11:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

bisogna votare cx.e poi opporsi a tutto quello che faranno manifestando in piazza

 
Alle 18 aprile 2008 alle ore 12:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sento il dovere di rispondere a Simonetta, non per contestare i suoi giudizi che sono del tutto legittimi, ma per difendere la legittimità dei miei che invece mi pare venga messa in discussione.
Innanzi tutto ho parlato al singolare e non al plurale, e ritengo che questa sia una differenza sostanziale, in quanto io non sono e non voglio essere un "dirigente politico", ma un semplice cittadino che - per un periodo limitato - è stato chiamato a rappresentare un gruppo di cittadini che condivide un'idea.
Il senso "nuovo" della lista civica, che forse è sfuggito a Simonetta o non è stato condiviso dato che ha votato un altro partito, è quello che non esiste una "struttura di partito", ma ognuno partecipa perchè condivide i contenuti di una proposta politica. Pertanto la mia presa di posizione individuale (ho detto "io anrò al mare") non è un diktat per gli aderenti al partito. Noi non abbiamo tessere, non abbiamo gerarchie. Siamo gente che vuole fare poltica e tiene all'esercizio della democrazia diretta.
Per questo io sono "libero" di dire quello che penso: una volta finito il ruolo temporaneo di candidato sindaco torno ad essere un semplice cittadino.
Detto questo, ritengo che tra i diritti di un cittadino in democrazia ci sia anche quello di esprimere il proprio dissenso.
Intendo dire che se uno trova differenze tra PD e PdL tali da evidenziare una maggiore aderenza con l'uno o l'altro programma, allora è giusto che voti quel partito che sente più vicino alle sue posizioni. Ma se uno non vede differenze in base a cosa deve andare a votare l'uno o l'altro? in base ad una astratta differenziazione tra destra e sinistra? Io non vedo più questa differenza e vorrei capire che senso hanno oggi queste parole. Vedo una "sinistra" che non interpreta più il sentimento del popolo e una "destra" che spesso si trova a difendere il territorio contro azioni scellerate della "sinistra".
Penso che se ha un senso oggi parlare ancora di "sinistra" o meglio di progressismo, questo senso vada ritrovato in mezzo alla gente, nella difesa del diritto alla salute, nella difesa del diritto al territorio, contro la prepotenza dei "sistemi" economico-politici(il "sistema marchigiano" a cui fa riferimento Lodolini richiama alla mente il modo con cui i napoletani chiamano oggi la camorra: "o' sistema").
Su questo piano vedo la differenza, tra l'interesse dei cittadini e l'interesse del "sistema". E sono due modi di vedere il mondo diamtrelmente opposti. E il PD e il PdL stanno dalla stessa parte, dalla parte dello stesso "sistema". Votare l'uno o l'altro oggi non fa proprio alcuna differenza per quanto mi riguarda.
Carlo

 
Alle 18 aprile 2008 alle ore 12:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

OTTIMISTA PER IL FUTURO - Ma perché nessuno dice che quello che fà Lodolini e Amagliani è di sinistra ? Non votare/aiutare Falconara con finanziamenti ad hoc è di sinistra ? Far fare 2 centrali è di sinistra ? Devastare e far passare il by-pass dentro Fiumesino è di sinistra ? Non ha senso votare per una persona che si dice di sinistra ma che invece fà gli interessi dei soliti noti. Intanto 2.043 voti non sono uno scherzo e questo è solo l'inizio. Con i mezzi che abbiamo avuto... Da qui si deve partire e vedere il bicchiere mezzo pieno. Io spero che Rifondazione ma non quella di Amagliani ascolti e veda quello che ha fatto qui a Falconara. E' grazie anche a lui che la sx è sparita o stà sparendo. Il 25 Aprile usiamolo per mandare a fanculo i giornali di partito, il sistema d'informazione finanziato con i soldi di tutti noi. Questa è la vera resistenza. HUITZ

 
Alle 18 aprile 2008 alle ore 21:33 , Blogger Dante ha detto...

Caro Carlo:
Complimenti per il risultato e sappi che hai ricevuto il mio voto virtuale qua dagli USA.
Riguardo la tua analisi vorrei condividere con te una mia riflessione.
Ritengo che il fatto che ognuno voglia farsi il proprio interesse e' normale e anche giusto. Quello che deve essere comunicato da un leader/partito politico, ed essere capito dagli elettori, e' che essere onesti, rispettare l'ambiente, se stessi e gli altri e' nell'interesse non solo comune ma anche di ognuno. I paesi economicamente e socialmente piu’ sviluppati hanno in comune il rispetto per le leggi, l’individuo e l’ambiente. In essi, gli individui sentono protetti i propri interessi.
Inoltre e’ importante che il progetto politico sia comunicato in modo tale da creare speranza ed ottimismo. Il messaggio deve indicare chiaramente che maggiore benessere individuale puo’ e deve accompagnarsi ad una societa’ solidale, aperta al diverso, che guarda al futuro. Il messaggio deve infondere nei cittadini la volonta’ di sognare e di realizzare i propri sogni e desideri.
Ritengo che in Italia, oltre che a Falconara, ci sia bisogno di una forza politica che riesca a comunicare speranza ed ottimismo in un tale contesto.
Ci vorra’ del tempo prima che questo messaggio venga recepito ma vale la pena tentare. Quello che hai gia’ ottenuto tuttavia e’ piu’ che un buon inizio. Almeno a Falconara ora c’e’ speranza, c’e’ futuro.
Grazie per il tuo impegno e un caro saluto a te, Sebastiano e tutti i Falconaresi.
Dante

 
Alle 18 aprile 2008 alle ore 21:41 , Anonymous Anonimo ha detto...

Per qualcuno bisogna pur votare, se va su la destra e' gia' scontata la realizzazione delle nuove centrali api, quindi io vado a votare PD, la speranza e' l'ultima a morire.
P.s per Paolo B.: protestare su tutti i blog serve a poco, perche' non ti rivolgi gia' da adesso al futuro sindaco?

 
Alle 18 aprile 2008 alle ore 23:22 , Anonymous Anonimo ha detto...

Mi scuso con Carlo se uso questo post per salutare l'amico Sebastiano con il quale ho/abbiamo condiviso l'esperienza de L'Oblò. Ci siamo divertiti e anche molto incavolati, per non dire peggio. Era l'epoca in cui trasformarono un teatro in banca e tu Sebastiano scrivesti un pezzo bellissimo ironico e sferzante. Avevamo un sacco di idee, eravamo tutti ancora abbastanza giovani, però chissà perché non siamo riusciti a sfondare, la protesta è rimasta lì e adesso il gruppetto degli irriducibili è ancora qui intorno a Carlo. E' davvero impossibile estirpare il potere delle segreterie dei partiti che di Falconara in questi decenni hanno fatto carne da macello, fregandosene di tutto e di tutti? Forse si, ma la speranza è l'ultima a morire.

 
Alle 19 aprile 2008 alle ore 08:11 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ho partecipato al tuo progetto, l'ho condiviso, ho fatto campagna elettorale, abbiamo ottenuto un buon risultato (non come speravamo), però adesso non condivido la tua scelta di andare al mare... ho dei figli,ho paura di questa destra di F.N. l'hai visti come hanno fatto campagna elettorale, come erano vestiti, i loro slogan i toni minacciosi che scorazzavano per la città come dei squadristi del ventennio......mi dispiace ma non ti seguo, sono di sinistra e faccio la mia scelta, andrò a votare.
Ciao Roberto

 
Alle 19 aprile 2008 alle ore 09:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

Io semplicemente non ti ho votato perchè non condividevo il tuo programma in un paio di punti essenziali: politica sull'immigrazione e urbanistica.
E non sono un immigrato italiano o una persona di campagna (SEMPRE METAFORICAMENTE PARLANDO...)

 
Alle 20 aprile 2008 alle ore 09:58 , Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie di aver pubblicato il mio commento, evidentemente la censura appartiene anche a noi democratici e trasparenti.
Ciao Roberto

 
Alle 21 aprile 2008 alle ore 01:16 , Anonymous Anonimo ha detto...

Scusami Roberto, per il ritardo nel pubblicare il tuo post (non solo il tuo!)ma sai, per lavoro a volte mi trovo ad essere lontano da un computer per uno o due giorni. Poi dopo il "capolavoro" di giornalismo servile fatto sabato dal Resto del Carlino e dal Messaggero che mi hanno dipinto come "sostenitore" di Brandoni, mi giravano anche i coglioni (e non poco!). Scusami ancora.
Approfitto anche per dire a coloro che hanno scritto come giustificandosi del fatto che hanno deciso di votare PD, che non capisco perchè debbano giustificarsi verso di me o rivendicare i motivi del loro voto. Mi sembra del tutto legittimo e "naturale" che uno voti chi vuole. Abbiamo suggerito,di fronte a questo ballottaggio, che ognuno si comporti secondo coscienza. Non sarò certo io a criticare chi vota PD, chi vota PdL, o chi non va a votare.
Non sono certo io a pretendere che uno che ha sostenuto la Lista civica dabba comportarsi come il candidato sindaco. E perchè mai?
Quanto alla critica che molti mi hanno fatto per la scelta personale di non andare a votare, sostenendo che il voto è un dovere democratico, replico che a parere mio è la partecipazione, più del voto, il primo dovere democratico (il vero cittadino democratico è tenuto a partecipare alla vita politica della comunità, non ad identificarsi soltanto nella figura dell'elettore!). replico che il dissenso è un diritto inviolabile della democrazia e quindi può accadere che uno dissenta da entrambi i candidati in lizza. In quel caso o uno va al seggio e vota scheda bianca o non va al seeggio. Non vedo la differenza, ma reputo inutile perdere tempo, in quel caso, ad andare al seggio.
Non mi piace fare cose inutili (anche se se non per questo intendo criticare chi va a votare scheda bianca).
Carlo

 
Alle 21 aprile 2008 alle ore 08:54 , Blogger Paolo B. ha detto...

Rispondo all'anonimo (chissa perchè alla gente piace criticare ma poi non si firma):
io non protesto. Io scrivo quello che penso sui post che leggo nei vari blog. E non ti preoccupare che quando ci sarà il nuovo sindaco tartasserò anche lui, appena ne avrò la possibilità.
Paolo

 
Alle 21 aprile 2008 alle ore 12:32 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ho letto tutti i post e devo dire che mi hanno lasciata abbastanza depressa: in sostanza, ANCORA, il concetto di democrazia, di rappresentatività, di appartenza, di progettualità e, infine, di libertà non è un concetto assimilato, fatto nostro, ma un argomento su cui appunto ANCORA si dibatte. E pensare che si vuole addiruttura rendere "esportabile" la democrazia. Informarsi, scegliere e votare sono diritti acquisiti; non votare perchè non ci si sente rappresentati in alcun modo è segno di libertà, la libertà di esprimere appieno il proprio dissenso. Personalmente spero che non vinca chi ha ridotto Falconara in questo stato (Carletti ha le sue responsabilità ma non può fare da caprio espiatorio - e il suo partito dov'era? e i soliti igNOTI?!?).
Qui non c'è né destra né sinistra, c'è la certezza del malgoverno esercitato finora e una progettualità che non condivido per il futuro.
Non so se starò a casa a curare il mio giardino o se annullerò la scheda (la bianca è rischiosa...): domenica mi prenderò la libertà di decidere sul momento.
Un'ultima cosa: mi sentirei ipocrita a votare per uno dei due e cominciare a fare opposizione il giorno dopo. Non essere complice mi dà ampio respiro per continuare sulla strada che la nostra lista civile ha segnato...
CI VEDIAMO IN CONSIGLIO COMUNALE!

 

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