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venerdì 4 maggio 2012

semplice


Il governo Monti ha affidato al "super-tecnico" Bondi l'arduo compito di potare gli eccessi di spesa dello Stato almeno per 4 miliardi di euro in un anno. Diciamo subito che questa idea di risolvere tutto con i supereroi continua dopo Bertolaso, nonostante quello che è successo, a testimonianza forse che si tratti di un vizio ormai impresso nei geni italiani (Masaniello, Il Valentino, Garibaldi, Mussolini, Berlusconi,lo stesso Monti...una serie di personaggi che fa impallidire la Marvel).
E' che quando le cose si complicano, e in Italia si complicano sempre, sembra allora che solo "chi si sa fare" possa risolvere le complessità.
Ma è davvero così complessa la questione? E davvero c'è bisogno di gente speciale e non di gente comune e di buon senso per risolvere le cose?
4 miliardi sono tanti e Bondi, la prima cosa che ha fatto, ha aperto un sito per chiedere idee e suggerimenti agli italiani.
Con questo ha autoruizzato anche uno come me, una persona normale, a elaborare una proposta. 
Nel farlo, però, dico che ci sarebbe bisogno, come si fa normalmente, di un qualche incentivo, un qualche patto, perchè se ti risolvo io il problema qualcosa deve venire anche a me, non che poi chiudiamo tutto con un grazie e una pacca sulla spalla, con Bondi che prende decine di migliaia di euro al mese e io che continuo a tribolare per arrivare alla fine del mese... Tra gente civile gli accordi si fanno prima.
Poi mi provo, per gioco, a vestire i panni del Sindaco del mio Comune e definisco il patto tra Comune e Stato. Dico allora che se trovo come tagliare la parte di spreco che compete al mio Comune, su tutti i tagli ulteriori che ti consento di fare al di là di quella che è la mia parte di debito, caro Bondi, voglio per il mio Comune almeno il 10%. Non mi sembra per nulla esosa come richiesta ed anzi mi pare proprio un buon incentivo, vantaggioso soprattutto per lo Stato.
Fatto l'accordo, affronto il problema.
A quanto ammonta la quota parte di taglio di spesa relativa a Falconara?  Ecco la formula: 4 miliardi diviso sessanta milioni di italiani, fa 66,6-perodico euro a testa. La cifra moltiplicata per il numero dei falconaresi (circa 28.000) fa 1.866.666 euro.
Ed ecco come tagliare la spesa per quanto concerne Falconara:   cancellare l'area Leader della Quadrilatero per un risparmio di 20 milioni di espropri; cancellare la previsione del By-pass ferroviario per un risparmio di 240 milioni; cancellare i CIP6 per la produzione di energia alla centrale Api non proveniente da fonte rinnovabile per un risparmio di 20 milioni di euro. E siamo già a 280 milioni di euro.
Tolti i 2 milioni che dovevamo (arrotondiamo, siamo generosi!), del surplus di risparmio, secondo gli accordi a Falconara spetterebbero 27,8 milioni di euro, che aggiunti a quelli che si risparmierebbero dalla cancellazione della cattura di valore della Quadrilatero (11 miloni) arrivano a 38,8 milioni di euro. Con questa cifra il Comune avrebbe risnato gran parte del debito accumulato e messo al sicuro la stabilità dei prossimi bilanci.

Tutto questo è semplice, non complesso. La natura delle cose è semplice.  La semplicità ha a che fare infatti con la giustezza, con la misura, con l'equilibrio, con l'onestà, con quelle cose che mancano a questa classe dirigente chiamata solo a giustificare l'ingiustificabile, a far digerire l'indigeribile, a complicare ciò che complicato non è.
Per uscire dalla crisi c'è bisogno di semplicità, non della Bocconi.

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