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giovedì 16 febbraio 2012

Nuda veritas

Ciò di cui ha bisogno la società umana oggi si condensa in una parola: VERITA'.
Anche se a noi, piccoli uomini abituati a secoli di cutura dell'ipocrisia e della menzogna, essa può apparire agghiacciante come lo sguardo vitreo del quadro "nuda veritas" di Klimt, dobbiamo riuscire a non distoglierci mai dalla ricerca della Verità.
Il credo sofista secondo cui la Verità è relativa costituisce la radice del nichilismo che alimenta l'odierna vergognosa realtà della politica.
Quello che intendo quando dico di "non distoglierci mai dalla Verità" va oltre il semplice rifiuto di fare affermazioni false e comporta l'impossibilità di dire o di tacere a seconda di come ci fa comodo. La Verità non è un atto volontario ma sempre e comunque "atto necessario" e inevitabile.
Spesso mi sono trovato di fronte a ragionamenti sulla opportunità di fare o non fare una cosa, di dire o non dire, per non correre il rischio di "favorire" la compagine avversaria sul piano politico. 
Ad esempio se, di fronte ad un modo inadeguato di affrontare una situazione o una problematica da parte di un'amministrazione pubblica avversa, io dico come dovrebbe essere invece affrontata in modo adeguato, per alcuni questo atteggiamento viene visto come un "errore" politico, perchè così facendo do agli avversari l'opportunità di "farsi belli" con la mia soluzione. Secondo questa opinione io dovrei tacere, lasciando la parte antagonista nell'errore perchè da quel suo errare io possa trarre vantaggio per la mia parte.
A mio avviso questo comportamento è intollerabile tanto quanto il mentire. 
Tacere la cosa giusta è tacere la verità e non vedo alcuna differenza tra il tacere di fronte alla condotta ingiusta dell'avversario politico e il tacere di fronte a un delitto o di fronte a un crimine. E' il medesimo oltraggio alla Verità.
La Verità impone che la si affermi sempre.
Così, ad esempio, sento lo stesso dovere di affermare che l'Amministrazione comunale di Falconara ha agito bene ed ha agito male nell'affrontare l'emergenza freddo dei giorni scorsi.
Ha agito bene nel modo con cui è riuscita a liberare le strade, a limitare i disagi per i cittadini, con solerte spirito di servizio. Non so se il merito vada esteso a tutta l'amministrazione o solo ai responsabili dei lavori pubblici e della protezione civile, ma Verità vuole, che ciò vada detto.
Ha agito male, e anche questo Verità vuole che vada detto, nell'affrontare la questione dei senza tetto e il rapporto coi "nuovi cittadini". E' stata la rete dei volontari a imporre di fatto all'Amministrazione di andare in soccorso a quella trentina di esseri umani relegati alla ex Montedison ed a sollecitare le ferrovie perchè tenessero aperta la stazione nelle ore notturne. Se non fosse stato per quei volontari nulla sarebbe stato fatto e avremmo assistito ad una Protezione civile che corre a salvare le mucche isolate negli allevamenti di montagna ma si disinteressa dei nostri simili lasciati al freddo nei tuguri in cui li abbiamo costretti. 
Allo stesso modo l'Amministrazione ha sbagliato nel non dare risalto ad un fatto che ha invece estrema importanza: l'offerta fatta dalla comunità bengalese di aiutare volontariamente a spalare la neve, senza pretendere compenso, come espressione di gratitudine alla città di Falconara a cui sentono ormai di appartenere. Un sindaco che avesse a cuore il futuro della cua comunità darebbe estremo risalto pubblico a questo fatto, come esempio di amore e fratellanza, come auspicio per una integrazione possibile.
Nel caso in esame è questa la mia Nuda Veritas che sento il dovere, da cittadino, di affermare: forse qualcosa o qualcuno, in questa amministrazione, sarà pure in grado di lavorare discretamente bene, nell'interesse comune. Ma è troppo poco. Quello che manca, e che rende questa Amministrazione inadeguata, è il cuore ed è la lungimiranza. E senza cuore e lungimiranza, così come senza Verità, non c'è futuro per la nostra società.

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