X FALCONARA

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sabato 5 gennaio 2013

saper guardare, sapere amare

Noi siamo abituati a svalutare le cose abituali, le cose che ci stanno vicino. Accade con le persone ed accade con i luoghi nei quali viviamo. Soltanto quando ne siamo privati ci accorgiamo di quanto erano importanti ed quanto "valevano".
Sarà perchè ho vissuto per anni nella mia infanzia lontano da Falconara e dal mare, accorgandomi di quanto mi mancasse quel guardare verso l'infinito immaginando porti lontanissimi ed esotici oltre la linea dell'orizzonte, ma mi infastidisce sentir dire dai falconaresi che Falconara è brutta.
Io penso davvero che la bellezza o la bruttezza di una cosa dipenda in primo luogo dal nostro sguardo. Da che cosa cerchiamo veramente. Se siamo alla ricerca della bellezza, se siamo mossi da un sentimento di amore allora scopriremo le cose belle, ma se siamo vittime del rancore, della sfiducia e soprattutto se guardiamo solo a ciò che ci serve vedremo un mondo ostile e insignificante.

Passeggiando per Falconara non posso non essere sovrastato dalla presenza del mare e dalla sagoma del promontorio di Ancona che ripetutamente appare, nella prospettiva di una strada, da un affaccio...
Poter dire: "vado a fare due passi in spiaggia" e poterlo fare veramente, in ogni stagione, con ogni condizione del tempo, è qualcosa di meraviglioso.

Certo, la città è cresciuta male, la ferrovia e la raffineria l'hanno deturpata, ma non si può dire per questo che Falconara è brutta. Così come non potremmo dire di una ragazza dai bei lineamenti e dagli occhi incantevoli che è brutta solo perchè ha vestiti laceri, la pelle sporca e i capelli arruffati. Anzi a ben vedere è proprio questa condizione in cui il degrado tenta di occultare la naturale bellezza a rendere questa ancora più splendente e vera, a mostrarla invincibile.

Penso a quanti luoghi di Falconara potrebbero essere valorizzati semplicemente come luoghi di bellezza e quanto beneficio ne potremmo ricavare. Non un beneficio economico,  un beneficio più grande.

Uno di questi luoghi è a Palombina, nell'area dove termina via Friuli.
 
L'amministrazione Brandoni ha deciso di far costruire anche lì distruggendo così un luogo di bellezza per ricavarne pochi soldi con cui coprire alcune spese correnti.
Perchè? Alcuni parlano di interessi altri, e alludono ad oscuri accordi. Io penso invece che sia soltanto per via di  sguardi incapaci a vedere la bellezza e di cuori inariditi. E non provo rancore, semmai pietà. 
Mi accorgo che non i programmi, non i curriculum o i buoni propositi ma soltanto sguardi nuovi potranno davvero farci ritrovare la bellezza di Falconara e la gioia di viverci.

Tempo fa scrissi una poesia, che è anche una canzone. Sarà per l'educazione ad una certa riservatezza nella manifestazione dei sentimenti ma sono molto geloso delle mie canzoni. Non so perchè quindi oggi mi trovo a pubblicarne una, intitolata "a Orcianì"

(Orcianì è una zona di Falconara, grosso modo quella che va da via degli spagnuoli alla caserma dei carabinieri)



A Orcianì

A Orcianì
dop'el disko giù la spiagia
c'era 'n kapanno, na barka, un peskatore.
Si c'iandavi 
a facce dò parole
lù t'arikuntava tante bèle storie.
Te dicèva
inzegnando verso 'l mare
de quant'el mondo andava inziem'al zole,
quanto ki
propri a Falkunara
'rivavane i bagnanti a vilegià pè l'estate.
Te diceva 
de quant'era belo el mare,
s'arkordava de kum'erane felici.
Sci va bè la guera e le tribulaziò,
ma la gente era vera e te pudevi fidà.

A Orcianì
dop'el disko giù la spiagia
c'è 'n kapanno, na barka tuta rotta.
Si andè là 
nun truverè più gnente
perkè gnente è tutto quel ke armane.

Falkunara
rampigàta su pe'l kolle
guarda 'l mare e se gràppa a l'orizonte,
kom'un fiòlo nt'i oki de la madre
cerka la belezza e l'amore.
Perkè l'amor e'l bell'
te 'l pudranne ankò naskonde
ma l'amor e'l bell' nun pudranne mai murì
e la barka vèkia ke sta giù a Orcianì
arikonta ankòra tante bèle storie.
E spetàmi nò 
kom'el skojo spèta l'onda
perkè l'zole domà più caldo brilarà,
perkè 'l vento
ke viène da levante
ce fa dì ke è bello, è bello vive ki

A Orcianì
lì da oltre giù la spiagia
c'è 'n kapanno, na barka tuta rotta
si andè là
kiudè j'oki e moski
sentirè el rakonto de tante bele storie.





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