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sabato 5 giugno 2010

A quanto la mette oggi un etto di Falconara?

Anche a Falconara, come ormai accade in numerose città, ha preso il via l'asta urbanistica. La chiamano ancora pianificazione urbanistica ma non le assomiglia affatto, anzì è l'esatto contrario nel senso che "non pianifica" ma gestisce il suolo come una qualsiasi merce esposta al mercato.

Nessun progetto, nessun obiettivo stretgico. Solo compravendita di beni

Certo quella che faccio è un'accusa pesante e qualcuno rileverà senz'altro che nel fare queste affermazioni io sono prevenuto rispetto alle reali intenzioni dell'Amministrazione comunale.
In effetti il Comune ha voluto precisare che l'iniziativa del bando per Falconara Alta, con il quale si chiede ai proprietari delle aree di fare delle proposte per edificazioni in camnbio di vantaggi pubblici (non meglio precisati), non prelude di per se a una Variante urbanistica. Si tratta di una fase ricognitiva per sapere, in concreto, quali sono le potenzialità di reale investimento privato in una fase critica e stagnante del mercato edilizio. Un modo per tenere i piedi per terra insomma.

Vero è che questa concretezza è un aspetto positivo ed una componente essenzale del fare pianificiazione.
Ma si tratta - appunto - di una "componente".

Intendo dire che accanto alla ricognizione del mercato deve esserci una discussione pubblica ed una precisa strategia su come e dove e quanto si ritiene utile edificare ancora per il bene della città. E devono essere chiari anche gli obiettivi pubblici, le priorità di intervento che si vogliono portare avanti con la perquazione urbanistica.
Occorrerebbe avere una prospettiva strategica definita, frutto di un'analisi approfondita della situazione socio-economica locale, dello stato del patrimonio immobiiliare, etc...
Di tutto questo ancora non si vede neanche l'ombra.
Non per questo però posso dire che non si ha intenzione di farlo. Forse è in programma...
Dico però che ad oggi non c'è, e sul tavolo resta per ora un bando che, se rimanesse iniziativa isolata, si ridurrebbe ad una svendita del territorio senza alcun sincero interesse pubblico. Con l'unico vero  interesse di far sopravvivere questa Amministrazione e magari fare contenta qualche cricca composta da amici degli amici, che magari sono proprietari dei terreni o li hanno già opzionati.
Non è pregiudizio o malafede la mia, è solo il frutto amaro dell'abitudine a vedere come il malaffare ormai corrompa ogni azione istituzionale in questo Paese.
Spero di sbalgliarmi questa volta. Spero che di qui a breve sarò smentito dai fatti e si aprirà in realtà una stagione felice della pianificazione responsabile e sostenibile a Falconara.

Sarei lieto che questo accadesse. Sarei lieto di chiedere pubblicamente scusa a questa Amministrazione per aver pensato male di lei.
Per questo aspetto di vedere i prossimi passaggi. Ma sia chiaro: nell'aspettare è bene tenere il mirino puntato e la mano sul grlletto del fucile carico.  Così, ... per essere più sicuri.

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