X FALCONARA

spazio libero di chi vuole un futuro migliore per la nostra città

venerdì 26 febbraio 2010

BUFFONI E DECISORI

Parlano, fanno ... e non sanno cosa. Ogni loro azione assomiglia agli esercizi di mimica facciale di un attore. Espressioni senza anima, che rimandano illusoriamente a sentimenti veri ma in realtà ne sono totalmente privi.

Così affrontano ogni cosa, gli amministratori di Falconara.
Se parlano del problema delle polveri sottili, fanno la faccia contrita e seria, e poi affermano che la causa è da ricercare "nell'inquinamento delle navi ferme al porto di Ancona", che quando non è il traffico veicolare allora è colpa degli impianti di riscaldamento. Non una parola sull'Api che ogni giorno getta nell'aria di Falconara oltre 7 tonnellate di schifezze. Brandoni arriva perfino a dire che con le nuove centrali le polveri calerebbero (quando la stessa Api nei "suoi" dati ammette che le polveri aumenterebbero sensibilemente).
Cose da ridere, cose da buffoni.
Se parlano dell'urbanistica e del Piano regolatore, fanno una faccia sorridente e iniziano a parlare del futuro con frasi da "soap opera": tutto andrà bene, lo sviluppo, gli investimenti... addirittura il recupero di villa Motedomini e della Squadra rialzo! Ci sono già check-list che definiscono gli interventi da fare.
Leggendo quegli interventi ci si accorge che non parlano di Falconara... parlano di una città qualsiasi, un elenco vuoto valido per ogni situazione. Un repertorio di circostanza per fare presa sul popolo bue...
Non c'è un'analisi sulla situazione reale, non una interpretazione sull'attuale ruolo di Falconara e delle Marche. Nessuna analisi socio-demografica. Non un cenno ai problemi ambientali e sociali... Non un riferimento ad una parvenza di procedimento democratico di scelta che coinvolga i cittadini.
Chi ha deciso sui grandi interventi infrastrutturali, sul casello a Pojole, sul by-pass? Non i falconaresi. Chi ha deciso che sono "opportune" nuove espansioni edilizie a Pojole o a Castelferretti? Non i falconaresi.
Chi lo ha deciso? - Questa amministrazione! - direte voi indignati...
Sbagliato.
Questa amministrazione è composta da buffoni di corte, e i buffoni di corte non decidono proprio nulla.

I buffoni prestano la faccia e i gesti e la voce, da attori quali sono, a chi decide davvero.
La faccia del pagliaccio fa ridere, quella del decisore fa paura.

Il decisore usa la faccia di un Brandoni per rassicurarci e, mentre noi sorridiamo, si prende quello che vuole a casa nostra.

Auguri Falconara!

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domenica 14 febbraio 2010

Sensazioni

In questa strana, psicolabile campagna elettorale, dove imperversano i trasformismi, i giochi di sponda, le astuzie, i calcoli di probabilità sulle poltrone. In questa capagna elettorale vile e sciatta, accadono fatti che non si capiscono a pieno. Ci sfugge il loro senso e quindi non ce ne curiamo più di tanto.
Resta però, e si alimenta, una sensazione.
Una sensazione che ha a che fare col pensiero di Falconara e del suo futuro.
L'altro giorno Spacca è venuto a Falconara a lanciare la campagna del PD. Un avvento costruito in sordina. C'erano pochissime persone, nonostante queste elezioni dovrebbero rappresentare il riscatto del principale partito di opposizione a Falconara. Nonostante Spacca fosse venuto a dichiarare con forza che il PD e la sua coalizione non daranno mai l'assenso alle centrali Api.
Bene! Siamo tranquilli allora. Però perchè così poco risalto a questo intervento del candidato PD? E quella sensazione è lì a darci ansia, a non farci stare proprio tranquilli come dovremmo essere.
Pochi giorni prima è stata annunciata la candidatura nell'IdV di Adriano Mei, Leader di un gruppo di comitati che si autoproclama rappresenrante degli ambientalisti regionali. Nei giornali Mei parlava dei problemi della Regione: della ex Sadam, della centrale di Corinaldo, del rigassificatore di PortoRecanati... e di Falconara e dell'Api? Niente. Come non esistesse.
Circa un mese fa il sindaco di Numana ha dichiarato la sua contrarietà al rigassificatore a largo del Conero dicendo che, avendo avuto assicurazioni in Regione che si farà il rigassificatore di Falconara, che senso ha farne un altro davanti al Conero?
Lo scorso sabato sera, dopo che alla mattina Spacca aveva parlato a Falconara, a Corinaldo il Sottosegretario del Ministero dell'Ambiente ha incontrato i sindaci e i comitati della zona dove è stata proposta la centrale.
Un paio di mesi prima erano arrivati i tecnici del ministero a visionare il territorio ed avevano incontrato i comitati con tanto di ripresa tv su Rai3.
A Falconara i rappresentanti del Ministero non si sono mai visti, nè tanto meno hanno contattato i comitati.... Perchè questo diverso trattamento? Eppure noi siamo al centro dell'Area a richio ambientale!
Ma sabato a Corinaldo è successo dell'altro. Siamo risciti a fare delle domande direttamente al sottosegretario che ha affermato che la centrale di Corinaldo non si farà "perchè non ci sono le condizioni, non c'è l'adesione del territorio". Bene, Siamo contenti per gli amici corinaldesi. Poi però abbiamo chiesto di Falconara. "Falconara non so, qui parliamo di Corinaldo" se ne è uscito il sottosegretario. "ma il rifiuto della centrale di Corinaldo è dovuto anche al PEAR regionale, quindi anche per Falconara...". "No, il PEAR non c'entra nulla" ha detto il sottosegretario "il PEAR è stato impugnato dal Governo per incostituzionalità del limite che dichiara inamissibili le centrali di potenza superiore a 300 MW".

Accidenti! Come "impugnato"? E se decade quel vincolo decade l'unica difesa normativa che impedisce l'attuazione di un intervento che ha già ottenuto il si alla procedura VIA !!. Procedura nella quale la Regione non è intervenuta, "scordandosi" anche di comunicare i dati dello studio epidemiologico!

Possibile che Spacca non sapesse nulla sabato mattina del fatto, detto il pomeriggio dal sottosegretario, che il Governo ha impugnato il PEAR?
Certo lui assicura che se "il PD decide" le centrali non si faranno. Ma se a decidere è il Governo? Perchè la Regione non ha ancora mosso un dito - sul piano formale - per impedire che la centrale venga realizzata?

Parole. Come le parole di Mei che accusa i Falconaresi di "non riuscire a vincere le battaglie"... Che ne sa Mei? e perchè si tiene lontano dalla battaglia dell'Api, lui che si fa paladino contro i disastri ambientali delle Marche?

Poi un tipo di Corinaldo mi dice: "Mei è amico di un certo avvocato Mazzi, amico personale del ministro Prestigiacomo",
Allora la sensazione, quella sensazione d'ansia che leva il respiro, si fa più forte, quasi insoppostabile.
E' la sensazione, netta, che si stia compendo una liturgia. Come un antico rito sacrificale, dove , oggi in nome dell'economia e della produttività, Falconara sarà sgozzata sull'altare con l'intera Regione ad applaudire ed invocare il futuro propizio.
Ho la sensazione che non ci aiuterà nessuno, proprio nessuno.
Da soli dobbiamo mordere, scalciare e rompere i lacci che già stringono le gambe e liberarci, finchè siamo in tempo.

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venerdì 5 febbraio 2010

Un anno dopo: la stessa crepa, solo...un pò più larga

Per più di un anno questo blog ha taciuto.
Un silenzio cercato, per segnare un tempo più lungo, più disteso, più "ragionevole" del convulso presente che ci divora l'esistenza.
Un anno fa era evidente nella società falconarese quella lunga e sottile crepa, quella spaccatura dovuta ad una tensione strutturale, ad una sollecitazione di una parte rispetto all'altra. Oggi, a distanza di un anno, gurdandomi attorno, vedo che nulla è cambiato. Le stesse facce, gli stessi discorsi, le stesse attese verso un inizio od una fine che non arrivano mai.

Un amico pochi giorni fa mi ha detto: è come quando saliamo in treno e seduti nella nostra cabina, lentamente, ci addormentiamo... il treno va, ogni tanto apriamo gli occhi... dove siamo? .. non lo sappiamo dire, ma che importa? il treno va e noi lentamente ci riaddormentiamo.
Questa è la nostra situazione in questo inafferrabile terzo millennio.
L'occhio, annoiato, scruta ogni cosa che si mostra al suo sguardo, ogni angolo... tutto uguale a se stesso, come se il tempo non esistesse più... poi cade, per caso, su quella crepa.
Quella piccola crepa si è indubbiamente allargata. Non se ne sa la causa, non si immaginano le conseguenze, ma è così larga da diventare "viva". Forse l'unica cosa viva in questo ambiente cristallizzato.
Nella crepa nascono piccoli organismi, sempre più radicati, visibili. Laggiù sembra spuntare perfino una piccola margherita... ma ecco che si fanno avanti anche vermi e scarafaggi, pronti a nutrirsi di quelle giovani e fragili vite.
Questo, soltanto questo mi sveglia dal torpore e dall'accidia.
Impedire a quei vermi di uccidere quelle giovani vite! Proteggerle e favorirne la crescitae e la proliferazione.
Saranno le loro radici, penetrando nel cemento, a spaccare la terra e farla, un giorno, rifiorire.

Per questo è giusto, oggi, tornare a scrivere ed a far vivere questo blog.


Carlo Brunelli

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