Il destino dell'amministrazione Recanatini sembra dipendere totalmente dalla Quadrilatero.
Tutti prendono parte ad una telenovela dalla trama sempre più ingarbugliata.
Nel 2006 la giunta Recanatini pose "importanti riserve" sull'operazione Quadrilatero, ma poi a dicembre alcuni partiti della maggioranza si dissero contrari alla revoca dell'adesione.
A giugno la Quadrilatero divenne addirttura indispensabile per salvare il bilancio (paradosso: in realtà Falconara è chiamata a finanziare la Quadrilatero con più di 9 milioni di euro di soldi nostri!).
La Regione intanto entra nella società Quadrilatero spa - creatura del governo Berlusconi, prima denigrata dalla sinistra come esempio di degenerazione liberista - e sia l'assessore verde Gianluca Carrabs che quello di Rifondazione comunista, nonchè castelfrettese all'anagrafe, Marco Amagliani si mostrano favorevoli.
Ma a Falconara i verdi, sulla Quadrilatero, escono dalla maggioranza (e ormai anche dal partito di Pecoraro Scanio). Rifondazione invece improvvisamente esce dal fronte del no sostenendo che la Quadrilatero è indispensabile perchè - come affermato pubblicamente - è preferibile "mangiare la merda" che andare al dissesto.
Poi nasce Sinistra Democratica che fa del no alla Quadrilatero un punto fermo e mette Recanatini di fronte a un bivio: cedere a un compromesso o andare al dissesto.
A Fabriano intanto, altro colpo di scena: Rifondazione vota no all'accordo di programma di Quadrilatero ( la trama si fa intrigante: ripensamento o tradimento?).
In Regione arriva il ministro Pecoraro Scanio che sulle centrai API non dice nulla, ma porta soldi alla montagna marchigiana e una nuova sede importante in Ancona: il segretariato dell'Adriatico e l'osservatorio del mediterraneo. E penso che basterebbe un gesto: portare quella sede a Falconara anzichè in Ancona, magari acquistando l'ex sede comunale, per vedere coperto il buco nel bilancio consuntivo 2006! (solo un esempio di come per una Regione con un bilancio da 9 miliardi all'anno non può essere un problema interevnire, senza porre ricatti, a coprire una spesa di 3 milioni,... sempre se si vuole)
E ora che succede?
Se non si trova un accordo è chiaro che si va al dissesto e la giunta Recanatini va a casa. In questo caso il partito democratico, comunisti italiani e rifondazione sarebbero i perdenti, mentre SD ed ex verdi vincerebbero probabilmente la classica vittoria di Pirro, con un comune commissariato.
Se invece si trova un accordo, su che base sarà posto?
Veramente crediamo che Falconara potrà essere liberata dalla Quadrilatero? E se così fosse, a quale prezzo? Forse quello di accettare la dissennata politica urbanistica immaginata da Recanatini, con la vendita delle scuole, lo sviluppo insediativo incontrollato nel territorio, il centro commerciale delle Pojole, il Porto turistico, il by-pass con la stazione ferroviaria sotto il cono di atterraggio dell'aeroporto? Magari anche l'accettazione delle centrali Api?
Ora sembra che Recanatini stia facendo una marcia indietro su alcune di queste questioni, ma dopo quello che è successo in questi mesi ci si può onestamente fidare?
Mi sorgono spontanee due considerazioni:
La prima è che non vorrei essere nei panni dei consiglieri di SD una volta raggiunto l'accordo, perchè si troveranno seduti a fianco di quelli di rifondazione. Quelli che hanno mangiato la merda della Quadrilatero... figuriamoci che alito avranno!
La seconda considerazione, più seria, è che mentre qui si gioca alla politica, Beppe Grillo per il Vday ha portato centinaia di migliaia di cittadini stufi in 179 piazze italiane.
Pensiamoci.
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