"il sonno della ragion, produce mostri"
Quando la gente smette di pensare, di credere che le cose possano migliorare, è veramente come se evocasse il peggio.
Non c'è bisogno di scomodare Freud per sapere che siamo noi i costruttori dei nostri mostri, noi che abbiamo paura del buio e finiamo fatalmente per esserne attratti e soggiogati.
Di fronte all'esempio che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi di che cosa è diventata la politica in mano alle segreterie di partito.
Di fronte all'imbavagliamento dei giudici, allo squallore del parlamento, la GENTE non sa reagire. Si lamenta, sbuffa, ma sta ferma, convinta di non poter cambiare le cose, come un bambino vittima delle sue paure, si nasconde.
E ricompaiono i mostri... ineluttabili, arroganti, perchè convinti che nessuno oserà fermarli, che nessuno griderà nel buio "non ho paura di te perchè tu non esisti, non PUOI esistere !".
Nel buio c'è solo il silenzio, e nel silenzio i mostri ci sono per davvero e ridono della nostra vigliaccheria.
Mostri del passato, risalgono le scale del palazzo e si ripropongono, giustamente senza pudore, giustamente senza vergogna, perchè col nostro silenzio li accreditiamo a farlo. Li invitiamo a rifare quello che di male hanno fatto in passato.
"Io non ho paura" - è il titolo del libro di Niccolò Ammaniti - ma è anche il titolo di una strada. La sola che porta alla libertà.
E' la sola strada che i cittadini possono percorrere per riconquistare una politica fondata sulla giustizia, sull'onestà, sulla responsabilità verso gli altri.
Non avere paura di partecipare, di dire quello che si pensa pubblicamente, di anteporre la verità alla apparente convenienza.
Non avere paura di esistere!
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